Di Miretti e altre storie estive

Di Miretti e altre storie estiveTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
Il centrocampista, accostato a lungo al Napoli, alla fine resta: il nuovo corso Juve ha deciso di ricostruire ma senza fare regali

Mancano poco più di 12 giorni alla fine del mercato estivo e la Juventus ha intrapreso una strada molto ben definita. Via Douglas Luiz, il cui trasferimento al Nottingham Forest è stato completato proprio nelle ultime ore, resterò alla Continassa Fabio Miretti. Rientrato dal prestito al Genoa il centrocampista è stato per settimane al centro di una telenovela per la trattativa con il Napoli. I partenopei sono partiti da 9 milioni, arrivando a un’offerta massima di 12 più 2 di bonus. Niente da fare per Damien Comolli, che dopo aver dimostrato di saperci fare con gli affari Mbangula e Weah, ha confermato la nuova linea anche con i partenopei.

Aggiungiamoci che Miretti si è molto ben comportato nel precampionato convincendo Tudor (sarà comunque ai box fino a metà settembre per un problema muscolare) e si arriva così alla conferma anticipata anche dal suo agente Branchini. Una decisione saggia, anche perché Miretti è un CTP ed è dunque fondamentale per le liste (Rugani lo è per la lista FIGC, ma non per quella UEFA). Una bella storia estiva, insomma, che sa molto della Juve dei tempi migliori e che si innesta in questo nuovo corso che vuole riportare i colori bianconeri alla vittoria il più presto possibile.

In questo capitolo si inserisce anche l’imminente ritorno di Kolo Muani anche senza la cessione di Dusan Vlahovic. Il serbo ha deciso di impuntarsi? Nessun problema, rimarrà e sarà impiegato se e quando l’allenatore lo riterrà opportuno. Tanto, la Juventus ci avrebbe rimesso qualcosa comunque a livello economico in questa estate. Oggi la permanenza del serbo è più un problema suo, poiché si prospetta per lui una stagione da terza scelta in un ruolo in cui ne gioca solo uno, con la prospettiva di non avere grande potere contrattuale la prossima estate, anche se a parametro zero.

Dalle parti della Continassa hanno le idee molto chiare, anche perché la proprietà ha dato una grande disponibilità con un aumento di capitale che sarà tarato sulla base delle necessità più impellenti. Ci sono ancora diversi elementi da cedere, perché la rosa è in sovrannumero, ma nessuno sarà regalato e anche la Juve vuole le sue soddisfazioni tecniche ed economiche dagli addii. In caso contrario, chi resta sarà un dipendente del club e dovrà lavorare come tutti gli altri e mettersi a disposizione di chi elargisce lo stipendio mese dopo mese.

È così che si possono realmente gettare le basi (poi sarà il campo a dire se ci si riuscirà). È così che si crea il vero anno zero, poiché in precedenza si è utilizzata questa espressione, ma in realtà si è cercato di fare, con le risorse a disposizione, un all-in (soprattutto nella passata stagione in cui sono anche stati utilizzati budget stanziati per l’anno dopo) che non ha portato a nulla, se non ad altri disastri. La stagione sta per iniziare con un profilo basso, ma tanta cultura del lavoro e chissà che con qualche altro innesto (Zhegrova e O’Riley sono sostanzialmente sull’uscio in attesa che qualcuno faccia loro posto in uscita) non ci ritroviamo in una stagione sorprendentemente positiva.