E' il momento di azzerare e ripartire. Intollerabile la serie continua di infortuni.

E' il momento di azzerare e ripartire. Intollerabile la serie continua di infortuni.TUTTOmercatoWEB.com
martedì 1 novembre 2022, 10:46Editoriale
di Alessandro Santarelli

Azzerare e ripartire. Può sembrare duro e cinico, ma è ciò che serve in vista del 2023, con una parte di stagione che si dovrà ancora decidere. Di cosa parliamo? Dello staff medico e atletico della Juventus, che  sta annaspando in una situazione che comincia ad avere del surreale. Non solo infortuni a ripetizione, non solo giocatori che non recuperano, l’ultimo dei quali De Sciglio per il quale il 2022 è terminato in anticipo, ma addirittura il caso Pogba,che si blocca durante il tentativo di recupero. Si può dire che non funziona quasi nulla oppure siamo troppo eccessivi? Perché è vero che gli infortuni fanno parte del gioco, ma arrivare a giocare una partita, come quella di mercoledi con il Psg, con mezza rosa fuori uso non è normale. Tra gestioni sbagliate, Di Maria,ricadute, Pogba, continui guai muscolari, la lista si è allungata con Mckennie, come si può pensare di concludere la stagione?

Ogni sforzo, ogni vittoria, ogni piccolo tentativo di guardare con ottimismo al futuro diventa impossibile, e per favore non parliamo più di casualità a sfortuna. Se tre indizi fanno una prova, alla Continassa siamo praticamente di fronte alla cosi detta pistola fumante. La storia sembra quasi tragicomica. Siamo partiti con la vicenda Pogba che risale a questa estate, e lasciamo per una volta perdere la  gestione della questione, per passare da Szczesny, Locatelli, Bonucci, Bremer, Di Maria, Rabiot, McKennie, De Sciglio, Paredes, Bremer, Alex Sandro, Vlahovic,  in una sequela di guai muscolari che rischia di diventare tristemente da record. Se non si metterà una parola fine a tutto questo, la situazione purtoppo sarà destinata a peggiorare. Perché crediamo che non ci siano più dubbi sulle responsabilità oggettive, oppure dobbiamo ancora credere al destino cinico e baro?

In tutto questo la Juve dei giovani o dei sopravvissuti ha messo assieme  tre vittorie di fila, che hanno consentito ai superstiti in maglia bianconera di accorciare la classifica in chiave Europa. Basta? No affatto, anche perché il difficile arriva ora, dovendo affrontare seppur in caso, Inter e Lazio nelle prossime due domeniche, intervallate dalla trasferta a Verona. Certo, i rimpianti ci sono, se si pensa che praticamente senza mai poter schierare la formazione titolare, a parte il Napoli capolista, nessuno in questo campionato sembra avere un passo cosi importante. Ma i pareggi con Sampdoria e Fiorentina, la sconfitta folle di Monza, i due punti tolti dopo la rimonta con la Salernitana pesano e non poco.

Discorso diverso in Europa, dove la Juventus ha vinto appena una gara su 5, dimostrando il peggio di se stessa, con una difesa colabrodo,  l’opposto di quanto accade in Italia dove è addirittura la prima,  e prestazioni raccapriccianti. Con il Psg sarà durissima, con la speranza che l’incoscienza e la sana follia dei nostri giovani possano bastare  per evitare un tracollo che non farebbe bene a nessuno. Stringere i denti, provare a centrare la qualificazione in Europa League e arrivare alla sosta mondiale ancora in piedi.

Poi sarà necessario mettere l’ennesimo punto di questi tre anni, magari con l’idea di azzerare e ripartire. Solo cosi, forse, si comincerà a vedere maggiore stabilità su tutti i fronti.