Il salto di qualità della Juventus tra mercato e panchina

Il salto di qualità della Juventus tra mercato e panchinaTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 2 giugno 2022, 00:00Editoriale
di Andrea Di Lella

E’ solo l’inizio di giugno e già c’è tanta voglia, in casa bianconera, di ricominciare la nuova stagione che dovrà essere nettamente diversa da quella che è appena terminata.

In realtà non è e non è stato un problema il non vincere ma è stato il non competere fino alla fine - tanto per usare una frase tanto cara ai tifosi - un vero e proprio “dramma” sportivo.

L’inversione di tendenza sembrerebbe già chiara con le situazioni Pogba (CLICCA QUI) e Di Maria (CLICCA QUI), molto vicini alla Juventus che è fiduciosa per entrambi ed è al lavoro per sistemare le ultime negoziazioni che ne potrebbero decretare l’ufficialità nelle prossime settimane.

Con questi due (ad oggi ancora potenziali) acquisti a parametro zero, la Juventus farebbe già un cospicuo salto di qualità rispetto alla scorsa annata; ovviamente, al netto delle cessioni e di addii dolorosi (Dybala), Pogba e Di Maria forse possono bastare per tornare ai vertici in Italia ma in Europa ci vuole decisamente qualcosa in più.

Un mercato dove ci sarà molto da fare per aggiustare e sistemare la rosa, ci saranno 4 giornate di campionato fino alla chiusura della sessione estiva il 1°settembre e sarà fondamentale partire bene per mettersi subito sulla retta via.

Il mercato, come detto, potrà e dovrà aiutare obbligatoriamente. Ma non sarà l’unico aspetto.

Uno dei nodi fondamentali, sarà dare fin dal ritiro del prossimo luglio indicazioni chiare e definite per non ritrovarsi come la scorsa stagione con diversi equivoci da dipanare.

In questo, Allegri sarà fondamentale. Nella sua prima esperienza bianconera, il tecnico di Livorno è spesso partito con un’idea di squadra basata su un modulo che poi ha provveduto a cambiare in corso d’opera. Con la stagione quasi alle porte e la situazione della rosa bianconera, invece, mai come in questo mercato trasferimenti servono convinzioni precise.

Che ovviamente si possono sviluppare ma, stante la frenetica stagione che si fermerà a metà novembre per i Mondiali, dove la Juve avrà già giocato 15 giornate di campionato e 6 del girone di Champions League ci sarà pochissimo spazio per esperimenti e ripensamenti su giocatori e disposizione tattica.

In ultimo, la qualità di gioco. Oltre i due giocatori citati possono arriveranno anche altri calciatori, più o meno top player. Ma sarà fondamentale dare un gioco definito, evitando di schiacciarsi a ridotto della propria area di rigore e essere sottomessi sotto il profilo del possesso palla e di azioni pericolose che lo scorso anno hanno permesso ai bianconeri di essere SOLO il decimo attacco della Serie A.

Oltre al mercato, compito esclusivo della dirigenza, serve fare il salto di qualità anche in campo.

E questo è compito chiaramente dei giocatori che, però, sono guidati dallo staff tecnico. Allegri sarà in grado di dare quel qualcosa in più che serve per tornare a vincere?