Juve brutta e senza personalità in una serata non da dimenticare
Purtroppo avevano ragione: non i pessimisti, non coloro che per molti amano la Juve solo a parole. Figuriamoci il sottoscritto e Radio Bianconera che ogni giorno ascolta – ripeto ascolta - migliaia di tifosi competenti e allo stesso tempo esigentissimi. Questa Juve, lo ammetto con amarezza e a denti stretti, oltre ad avere un tasso tecnico e qualitativo basso manca anche di personalità. E non lo dico alla luce della pesante sconfitta di Londra.
Le cose, anche le più dure da accettare, vanno dette schiettamente. I problemi nascono da lontano. Andando indietro almeno di tre anni. Da quando si decise di rinnegare Allegri, senza assecondarlo sul mercato, e decidendo di riprenderlo, senza potenziargli ancora una volta la squadra e soprattutto senza aver ragionato a fondo sulle cause del mancato successo del tricolore sotto la gestione Pirlo.
Un filo conduttore c'è, eccome. Questa squadra gioca d'esperienza e ripartenze. In Italia, il modello può anche funzionare. Non sempre e non con modelli meno classici. In Europa, quando le partite contano, invece non funziona. La differenza? I giocatori di qualità e il ritmo partita. Ecco così servito il poker di Stamford Bridge. E basta cercare alibi. E basta pensare sempre alla partita successiva per curare le ferite. E' giunto il momento di ammettere che qualcuno, nelle stanze alte, ha pesanti responsabilità.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178