Juventino giochista o risultatista?

Juventino giochista o risultatista?
giovedì 3 novembre 2022, 17:00Editoriale
di Claudio Zuliani

È arrivato il momento di metterci d’accordo: siamo giochisti o risultatisti? Non possiamo cambiare idea a seconda della convenienza per supportare la nostra tesi, altrimenti si vince facile.La storia della Juve ci imporrebbe di stare dalla parte del risultato perché resta scritto e nessuno lo può cambiare. “Alla Juve vincere non è importante, è l’unica cosa che conta.” Essere risultatisti significa giudicare allenatore e squadra a seconda del punteggio, dei tre punti e dei titoli raggiunti alla fine del percorso stagionale.Questo non ci impedisce di criticare, analizzare, avere opinioni diverse rispetto a come gioca la Juventus, a come la mette in campo il Mister o a come scelgono le giocate in campo i protagonisti. Però il fine deve sempre essere la vittoria ottenuta in qualsiasi modo, anche giocando male. Se invece siamo giochisti dovremmo essere contenti anche se non arrivano i risultati.

Dobbiamo criticare aspramente allenatore e squadra se non esprimono sul campo quello che farebbe piacere a noi nel seguire una partita.Dobbiamo sapere che i giovani sono una bella cosa ma in caso di mancate vittorie non andrebbero affossati. Dobbiamo godere di una sconfitta se arriva con la bellezza del gioco.Insomma, dobbiamo essere un po' meno juventini e un po’ più schiavi della filosofia.Si può stare nel mezzo? Direi di no. Si possono ottenere le due cose: vincere e giocare bene? Difficile ma non impossibile. Juve-Psg è la fotografia impressa nella nostra mente. Il giochista deve essere soddisfatto, il risultatista NO.