L'assurdo "spettacolo" di Nyon, ma la colpa e' del software... Juve da ricostruire, e chi non se la sente può farsi da parte

L'assurdo "spettacolo" di Nyon, ma la colpa e' del software... Juve da ricostruire, e chi non se la sente può farsi da parte TUTTOmercatoWEB.com
martedì 14 dicembre 2021, 17:00Editoriale
di Alessandro Santarelli

Ci hanno raccontato che “è tutta colpa del software” ovviamente esterno all’Uefa. Il signor software, colui il quale in prima persona si è preoccupato di inserire le palline nell’urna. Il volto teso e imbarazzato del segretario generale dell’Uefa al momento del secondo sorteggio, ha raccontato molto di più di quanto ogni scusa banale possa fare. Quanto successo a Nyon è gravissimo, nonostante qualcuno tenda a minimizzare. Una vera e propria Caporetto, che speriamo non resti come uno “ sfortunato episodio”. Qui non c’è di mezzo la Juventus e il sorteggio, qui ne va della credibilità dell’istituzione che guida il calcio europeo. E il fatto che il plenipotenziario Ceferin sia ancora al suo posto sinceramente non ci stupisce ma ci lascia davvero perplessi.

La Juve passa dal Portogallo, lo Sporting, alla Spagna, l’ostico Villareal. Non è stata un’urna malevola, ma le ultime due edizioni di Champions ci hanno insegnato molto. Impossibile fare previsioni oggi, anche perché la speranza è che nel mercato di gennaio possa arrivare qualche rinforzo di cui la squadra ha nettamente bisogno. Venezia ha riaperto tutte le falle che credevamo almeno temporaneamente chiuse. Juventus incapace di “ammazzare” le partite, che barcolla al primo refolo di vento contrario, con giocatori che sembrano fuori dal progetto, e altri che purtroppo sono più fragili di quanto potessimo immaginare.

La cosa strana è che la giornata di campionato ha permesso agli uomini di Allegri di recuperare un punto sul Napoli, ma il tutto al momento sembra fine a sé stesso. Per provar a centrare la zona Champions occorrerà una vera e propria impresa: numeri alla mano serviranno almeno 15 vittorie nelle prossime 21 partite. Francamente ci sembra, almeno ad oggi, quasi impossibile. La domanda dunque sorge spontanea? Che mercato ci si deve attendere? Anticipare investimenti programmati per giugno(ma a gennaio ci sono giocatori di grande spessore?) oppure stringere i denti e arrivare sino a maggio valorizzando ciò che  è presente in rosa? Cherubini e Nedved non possono sbagliare mosse. Siamo a metà dicembre, il tempo per raddrizzare in parte la stagione ancora c’è, ma servono idee creative e che possano rivelarsi giuste anche in prospettiva.

La ricostruzione deve partire dalla base, e la base sono i dirigenti e gli uomini che devono far tornare grande la Juventus. Alcune situazioni degli ultimi periodi ci lasciano a bocca aperta: dalla gestione degli infortuni di Dybala, ai ritardi reiterati di alcuni elementi, persino alle dichiarazioni di agenti e manager che si sentono di poter fare e disfare sulla pelle della Juventus.

Paghiamo ancora oggi scelte dettate da un pizzico di “ presunzione” che hanno annullato in appena 3 anni il vantaggio che si era aperto sulle altre società. Oggi dobbiamo rincorrere, ma per farlo servono, uomini mezzi e idee. E chi non se la sente si può accomodare altrove.