L'importanza di essere uniti,oltre il campo. Attenzione a non cadere nei tranelli che ci stanno preparando!!

L'importanza di essere uniti,oltre il campo. Attenzione a non cadere nei tranelli che ci stanno preparando!!
martedì 9 aprile 2024, 16:28Editoriale
di Alessandro Santarelli

Non è il momento di fare troppa filosofia. La vittoria contro la Fiorentina vale e pesa tantissimo, sia per la classifica, sia per il morale. Da un lato, grazie anche alla sconfitta dell’Atalanta e al pareggio del Bologna, si è fatto un passo fondamentale verso il traguardo, dall’altro si è scacciato un incubo che andava avanti dal 25 febbraio, giorno dell’ultimo successo in campionato. Si respira meglio, l’aria è tornata migliore, al netto di un ottimo primo tempo, e di una ripresa oggettivamente brutta. Certo, quando ti annullano una rete come quella cancellata a Vlahovic, i fantasmi e certi ragionamenti maliziosi non possono non riaffacciarsi. Chissà quale frame sarà stato scelto questa volta, chissà perché in altre situazioni abbiamo visto decisioni diverse. Ma niente doppi sensi, niente caccia alle streghe, la verità è che ognuno di noi ormai si è fatta un’idea ben precisa di come, almeno quest’anno, siano funzionate le cose.

Testa bassa e pedalare, almeno in questi ultimi 50 giorni che ci porteranno al termine della stagione. In campionato la vittoria di domenica sera ha rappresentato una boccata d’ossigeno che ci auguriamo possa trasformarsi in spinta propulsiva. Fa seguito al netto 2-0 in Coppa ai danni della Lazio, quella stessa Lazio che soltanto due giorni prima era stata esaltata oltre ogni merito per aver battuto la Juve più brutta di questo 2024. Ma il calcio è questo, toglie e consegna, illude e riporta subito con i piedi per terra.

Nessuno si illude che la crisi sia passata, e lo si è visto nel secondo tempo. La squadra è ancora impaurita, vive di momenti di esaltazione ma parimenti sprofonda nelle insicurezze appena un episodio le volta le spalle. Per questo sarebbe opportuno starle vicino, cosi come sta facendo la curva sud. Tempo per critiche, riflessioni e analisi ce ne sarà, maggio non è cosi lontano, ma cerchiamo di arrivarci nel miglior modo possibile.

L’accerchiamento è sempre maggiore. Se vi è capitato, a me no per fortuna, di dare un’occhiata ai post partita di domenica sera, vi sarete resi conto di quanto a livello mediatico, la Juve conti veramente poco. Piattaforme digitali che non hanno mai uno juventino in studio, chissà forse ci considerano strani personaggi ( con tutto il massimo rispetto per Giaccherini, ma si potrebbe cercare altro ) canali pubblici che presentano l’accoppiata Adani Cassano pagati con i soldi nostri per attaccare la Juve ( perché non vi fare fuorviare, gli attacchi ad Allegri soni mirati per dividere e spezzare il già fragile equilibrio della tifoseria ) per non parlare di alcuni “ commentatori che frequentano reti private.

Giornali? Beh inutile scrivere perché anche qui si commentano da soli, per non parlare dell’attacco violento subito dagli amici di Jdentità bianconera con il loro esposto.

Ma qualcuno è più bravo di noi, va ammesso: hanno  schierato subito le truppe cammellate che occupano la maggior parte dei media e hanno fatto quadrato. Lo stesso sui social, un gruppo granitico che non accetta neppure il confronto, e siamo sicuri, neppure ha letto le carte degli amici della fondazione. Qualcosa di nuovo? No assolutamente, ma soltanto la consapevolezza che  uniti e compatti forse,  un giorno quella famosa ruota girerà. Per ora il diciannovesimo scudetto che vinceranno a Milano annebbierà ancora la situazione, ma  per quanto? Dipende anche da noi…