La qualità alla JUVE deve darla DOUGLAS LUIZ.
Si è chiusa un'era bianconera a cui eravamo abituati. La titolarità dei nostri giocatori in nazionale. Contro la Francia il solo Cambiaso è partito dal primo minuto. Questo è dovuto in parte al maggior numero di giocatori stranieri presenti nella rosa della Juve e in parte al nuovo corso che prevede giovani non ancora pronti per l'azzurro e diversamente giovani che sono reduci da annate difficili per diverse motivazioni.
L'anomalia non riguarda solo la nazionale italiana ma anche le altre se è vero come è vero che alla Continassa, Motta si è trovato una decina di titolari a disposizione con cui poter lavorare. Da ogni negatività bisogna essere in grado di prendere gli aspetti positivi e questo accade per la prima volta da tantissimo tempo a questa parte. Una nuova Juve sta nascendo e per trovare i meccanismi giusti ed abituare giocatori che vedono per la prima volta il bianconero, non c'è niente di meglio che farli lavorare assieme durante la sosta.
Soprattutto Douglas Luiz, oggetto ancora misterioso, deve assolutamente approfittare di questa grande occasione per entrare dentro gli schemi e la testa di Thiago. Perché va bene la velocità di esecuzione ma la squadra avrebbe anche bisogno di qualità e Douglas ne ha da vendere. Non è questione dei 50 dobloni spesi o dello stipendio concesso al brasiliano. Alla fine in campo non ci vanno i soldi e solo il campo stabilisce il tuo valore. È una questione di calcio che necessita sempre dei migliori giocatori dal punto di vista tecnico.
Nei pochi minuti che DL ha avuto a disposizione, ha strabiliato i tifosi dello Stadium con colpi di tacco, di suola, dribbling a lasciare sul posto gli avversari. Thuram, Locatelli e Fagioli questo tocco delicato non lo hanno e può rivelarsi determinante per indirizzare la stagione della JUVE. Vanno benissimo gli schemi, va bene l’atteggiamento, fantastica la motivazione e la voglia di vincere ma, lo sappiamo tutti, per farlo, serve tanta qualità. Quella che madre natura ha concesso al brasiliano e che “il pescatore” deve al più presto mettere a disposizione della squadra per vincere le partite più complicate.
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