La rinascita della Juventus con le parole di Arrivabene e le giocate di Bernardeschi

La rinascita della Juventus con le parole di Arrivabene e le giocate di BernardeschiTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 22 dicembre 2021, 09:26Editoriale
di Vincenzo Marangio

Questa volta dall'uovo sono uscite soltanto piacevoli sorprese. Serviva a tutto l'ambiente bianconero una notte così: vincere, accorciare sull'Atalanta, vedere la zona Champions, ritrovare sicurezza in difesa e qualche leader inatteso (il sempre più determinante Bernardeschi). E poi, come ai vecchi tempi, potersi guardare indietro e scoprire di aver fatto davvero un bel cammino. Il tutto infiocchettato, finalmente, dalla presenza decisa, chiara e non più ipocrita e ambigua da parte della società che, grazie alle parole di Arrivabene dimostra, finalmente, di avere un'idea precisa di dove vuole andare e di aver ripreso in mano le redini della Juventus.

Comincio proprio dalle parole del nuovo Amministratore delegato bianconero, una figura fino alle ultime settimane un po' misteriosa, troppo silenziosa e lontana dall'idea che ci eravamo fatti tutti. Una cosa è chiara: Maurizio Arrivabene è stato introdotto in società con la funzione di risistemare bilanci, conti, tirare la cinghia, mettere un freno a spese ambiziose e fuori budget favorendo, così, l'aumento di capitale che, altrimenti, non sarebbe stato né approvato né attuato. E invece l'aumento di capitale c'è stato e adesso, finalmente, il nuovo AD esce anche allo scoperto, mostrando il lato che tutti ci aspettavamo da lui: chiaro, deciso, diretto, senza peli sulla lingua. E così, il volto deciso della Juventus, prima ancora che in campo, è apparso subito davanti ai microfoni: "La situazione di Dybala e le parole di Raiola su De Ligt? Lo sapete che parlo in maniera estremamente chiara: credo che ci sono giocatori che sono attaccati più ai propri procuratori che alla maglia e che è troppo facile dire di essere legati ad una maglia, il difficile è dimostrarlo. Ma ci tengo a precisare che con i giocatori abbiamo un ottimo rapporto". Boom. Colpiti e affondati Antun e Raiola, perché specificare che con i giocatori c'è un ottimo rapporto, equivale a dire che il vero problema nelle trattative sono gli agenti e la loro influenza sui calciatori "sono più attaccati ai propri procuratori che alla maglia" parole che rappresentano, quasi quasi, un invito ai due giocatori come a dire: noi contiamo su di voi, ma più in là di certe offerte non ci possiamo spingere, adesso spetta a voi dimostrare se tenete più alla maglia che indossate o al procuratore che vi rappresenta.

Pochissime parole ma di una chiarezza disarmante che il popolo bianconero bramava da tempo immemorabile. Bello anche il messaggio mandato ai tifosi: "abbiamo bisogno del vostro calore in casa e in trasferta, il vero juventino è presente soprattutto nei momenti di difficoltà". Questa dichiarazione rappresenta un primo importante passo, un ramoscello d'ulivo a cui, però, devono corrispondere adesso anche fatti: prezzi accessibili, tregua con i gruppi organizzati, sempre nel rispetto delle regole ma con un amore reciproco ritrovato che possa far tornare a sentire il tifoso un innamorato della Juventus e non un suo cliente.

Dall'uovo esce anche la sorpresa del campo, tornato a parlare la lingua allegriana: squadra solida, attenta, che concede poco, che non ruba l'occhio ma costruisce con pazienza la vittoria, senza subire ma imponendosi anche se con calma e non necessariamente con inutili e dispendiosi ritmi alti. C'è tanto da migliorare ancora, ma bisogna guardare a questa squadra come ad un neonato che sta imparando a camminare e parlare, ci vuole pazienza per vederlo correre, ma correrà. Intanto però, mentre tutti sono distratti dall'estetica, i numeri parlano chiaro e se li si vuole sentire raccontano che nelle ultime 8 partite questa squadra ha raccolto 19 punti: in pratica le ha vinte tutte perdendo soltanto contro l'Atalanta (che adesso dista soltanto 4 punti) e pareggiando contro il Venezia. Dodici gol fatti e due subiti, sempre nelle ultime nove.

Sta tornando Juventus, nella distrazione generale.