Lega Serie A, un no unanime e mille dubbi di unità

Lega Serie A, un no unanime e mille dubbi di unitàTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 2 gennaio 2022, 18:45Editoriale
di Antonio Paolino
Negato il rinvio della Supercoppa. La Lega calcio dice no alla richiesta di Juve e Inter. Mentre per i prossimi turni di campionato incombono le Asl

Finalmente una decisione “unanime” presa senza tentennamenti. Un caso più unico che raro. Quasi storico. Soprattutto perché coinvolge i vertici del calcio italiano impegnati in una riunione straordinaria in un giorno festivo del lungo ponte natalizio. Ma entriamo nel merito della faccenda. 

L'aver rigettato la richiesta di spostare al 18 maggio la finale di Supercoppa italiana non apre nessun dibattito, ma conferma quanto gli interessi viaggino su binari paralleli. E quanto siamo illusi nel credere che le riforme possano essere fatte in tempi stretti. E all'unanimità. Quella vera e utile per il bene di tutti i club coinvolti. Per una volta, Inter e Juve avevano addirittura trovato un accordo. E anche una data utile per rigiocare quella finale spesso ricollocata qua e là nel calendario del mappamondo affaristico degli organizzatori. 

Con tali premesse, l'ondata Covid e le conseguenti restrizioni natalizie sembravano poter mettere tutti d'accordo. Sulla Supercoppa che si giocherà tra dieci giorni nessuna flessibilità. Mentre sulle prossime due date di campionato, una del giorno dell'Epifania e l'altra del weekend immediatamente dopo, regna invece ancora l'incertezza: delle Asl e dell'unanimità di chi e quali partite rinviare. 

Senza dimenticare che nessuno ci ha ancora spiegato su quale principio sia stata concessa sul gong – non alla Salernitana ma ai (nuovi) proprietari – l'ennesima proroga all'iscrizione già non regolamentare di inizio campionato. Formalmente c'è l'acquirente, ma scommettiamo che non siamo all'epilogo della farsa, visto che ci sono già degli avvocati pronti a sfregarsi le mani? Intanto il campionato può continuare a venti squadre. Non una di meno. Come era stato garantito, ad inizio stagione, agli "amici". Non i miei.