Tanto, fate sempre come vi pare

Tanto, fate sempre come vi pare
giovedì 4 aprile 2024, 20:05Editoriale
di Mirko Nicolino
Dentro e fuori dal campo non ci sono regole certe: il calcio italiano sopravvive per inerzia, non è che presto ci ritroviamo come la Spagna?

So’ stanco, so’ stufo. Cito un celeberrimo comico nostrano per descrivere il mio stato d’animo. E non parlo dell’attuale situazione della Juventus (il quadro è ben delineato da tempo e ho sempre atteso con serenità il decorrere degli eventi). Mi riferisco alla situazione regolamentare di questo “prodotto calcio”, come lo chiamano gli occupanti del palazzo quando sono impegnati nelle loro uscite pubbliche. Seguo il calcio attivamente da poco meno di 40 anni e devo ammettere che l’approssimazione e il qualunquismo che si percepisce negli ultimi tempi non aveva mai toccato le attuali vette.

Ormai vale tutto, in campo e fuori. Sono totalmente d’accordo con Fabio Caressa di Sky Sport: ormai gli episodi arbitrali possiamo anche evitare di commentarli, tanto hanno sempre ragione loro. E così che un rigore dato giustamente alla Juventus viene poi sottratto perché quella di Patric non viene ritenuta una “giocata” (e allora cosa diamine è una giocata?). E sapete perché? Perché il giorno prima c’era stato un episodio analogo in un altro campo in cui hanno lasciato (ingiustamente correre) e dovevano tenere il punto. Non c’è un regolamento, non c’è un protocollo VAR, bensì ci sono tanti metri che vengono applicati a seconda della situazione. L’importante è che poi con l’OPEN VAR i fischietti abbiano sempre ragione: se non intervengono da Lissone e non correggono un errore, hanno fatto bene perché hanno seguito il protocollo; se non possono intervenire da protocollo, ma lo fanno, hanno fatto bene perché hanno corretto un errore.

Praticamente non sbagliano mai. Così come non sbaglia mai la giustizia sportiva, con la Procura Federale che a volte interviene celermente e in altri casi invece non si capisce cosa si attenda. Lo scorso anno la Juventus è stata condannata sul filone plusvalenze appena c’è stata notizia di indagine (il processo ancora non è iniziato, non ci sono nemmeno i rinvii a giudizio), mentre su casi come quello del Napoli, si attende curiosamente ancora l’evolversi della giustizia ordinaria. Brindisi e Alessandria sono state deferite per ritardi negli emolumenti e versamenti al fisco, mentre nel recentissimo passato, club di Serie A sono stati graziati con deroghe e rinvii vari.

Hai voglia a cambiare nome al campionato per l’estero e ad andare in Arabia per giocare la Supercoppa… Questo “prodotto calcio” così com’è interessa a ben poche persone fuori dai nostri confini. Posto che già all’interno stesso dello Stivale non è che le cose vadano di lusso. Chi, tra quelli che hanno i soldi veri, li metterebbe in un campionato in cui non ci sono regole certe o che a volte si applicano e altre si interpretano? La sentenza della Corte Europea sulla questione Superlega è stata chiara: le federazioni internazionali e quelle nazionali, compresa la FIGC, hanno operato fin qui in regime di monopolio e di conseguenza violando le regole comunitarie sulla libera concorrenza. Gli effetti si vedranno nel tempo, impossibile che cambi tutto e subito, ma il timore è che si possa assistere anche dalle nostre parti allo scandalo scoppiato di recente in Spagna.

Possibile che fin qui nessuno abbia approfondito sui passaggi di mano di alcuni club, sulle società che si trovano in paradisi fiscali e che fanno da garanti per la loro sopravvivenza? Quanti proprietari stranieri “veri” ci sono nel calcio italiano? Quanti sceicchi come quelli che bazzicano in Premier League? Ricordate il “tintinnio di manette”? Diverse procure stanno di volta in volta indagando sui rapporti tra alcuni club (e i loro tesserati) e la malavita che bazzica attorno agli stadi e anche al loro interno, controllandone l’intero giro economico. La Juventus, parte lesa, è finita nell’occhio del ciclone suo malgrado, ma una piccola onda potrebbe presto trasformarsi in uno tsunami e chi si è salvato per il rotto della cuffia in passato, stavolta dovrà trovare altri porti sicuri in cui rintanarsi e continuare a fare come gli pare. O sarà la resa dei conti.