Tudor psicologo promosso, ora serve lo scatto per una Juve vincente

Tudor psicologo promosso, ora serve lo scatto per una Juve vincenteTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:05Editoriale
di Quintiliano Giampietro
Tudor è stato bravo e creare un gruppo coeso, ora però deve fare il salto di qualità sotto il profilo tecnico/tattico per rendere la Juve competitiva

Lo spogliatoio della Juve è di nuovo unito e questa è già una vittoria di Tudor, empatico con i giocatori e bravo a coinvolgerli tutti nel suo progetto. Chi più, chi meno, ma nessuno si senta escluso. I suoi ex compagni ai tempi in cui era calciatore bianconero, non sono sorpresi per le doti  da psicologo di Igor. Sotto l'aspetto della gestione del gruppo, a qualcuno addirittura ricorda Lippi che è stato suo allenatore. Contrariamente a quanto si potesse pensare, il croato abile nel relazionarsi con i suoi ragazzi. Sotto questo aspetto, il recupero di Vlahovic è emblematico. Ma basterebbe ascoltare le recenti parole di Locatelli e Yildiz (capitano e vice nel caso in cui mancasse Bremer), per capire che l'aria è definitivamente cambiata rispetto alla gestione Motta. La squadra davanti a tutto, come ha detto l'ex patron del Verona Setti perché “Igor non è un ruffiano, ma un uomo di spessore, farà grandi cose”. E' l'auspicio di tutto il mondo bianconero. Proprietà, società e tifosi.

Parlando di campo, la Juve è seconda in classifica a due soli punti dal Napoli di Conte, campione in carica e favorito per il bis scudetto. Pareggio nella prima di Champions, mercoledì trasferta a Villarreal. Siamo solo all'inizio e tutto sommato non male in campionato. Ma guai a farsi prendere dall'eccesso di ottimismo, anzi quando sei sulla panchina della Vecchia Signora non bisogna accontentarsi mai, l'attenzione deve essere sempre massima. Tanto più dopo le ultime tre gare, in cui, tenendo da parte i risultati, si sono palesate alcune criticità. In primis la fase difensiva: 8 gol in una settimana sono inaccettabili, peraltro incassati con modalità diverse. Serve un'immediata sterzata, in particolare il filtro del centrocampo, ma anche una mano da parte degli attaccanti, secondo molti allenatori i primi deputati a difendere. La Juve ha uomini in mediana capaci di proteggere il reparto arretrato? Ad essere onesti solo Locatelli. Probabilmente nell'ultimo mercato serviva un elemento anche in quel reparto. Gli uomini davanti sono abili in fase di non possesso? Se la risposta è no, Tudor deve insegnare loro quanto fatto dalle squadre di mister Lippi. Si può e si deve fare anche se a disposizione non c'è il trio Ravanelli-Vialli-Del Piero.

La parola chiave per la Juve è equilibrio. Che l'allenatore croato deve ritrovare a tutti i costi, altrimenti si rischia di perdere, o comunque di non vincere, anche contro avversari sulla carta inferiori, Verona docet, al netto degli episodi arbitrali. Urge poi una maggiore produzione offensiva. Nella speciale classifica degli Xg (gol attesi), la squadra bianconera è decima, dietro anche al Cagliari! Igor allora deve dare l'input giusto per una trama di gioco riconoscibile e soprattutto in grado di creare più occasioni per segnare. Avere il 70% di possesso palla come avvenuto a Verona e tirare 10 volte, di cui solo 4 in porta, non serve a nulla. Le fasce nel 3-4-2-1 sono importanti, ma quando gioca Kalulu inevitabilmente l'atteggaimento è più conservativo, Joao Mario ancora non decolla, adattare Zhegrova potrebbe essere una soluzione. A sinistra della linea mediana bisogna ritrovare il miglior Cambiaso. Un'opzione e potrebbe essere il cambio di modulo che preveda il doppio attaccante. Yildiz può giocare dietro alle punte, o essere lui il partner del centravanti di turno, al momento corsa a tre per un posto tra David, Vlahovic e Openda. Domani si torna in campo, allo Stadium arriva l'Atalanta. Riprendere la via della vittoria è obbligatorio. Arbitro e Var permettendo.