Una Juventus collegiale ma che vuole farsi rispettare

Una Juventus collegiale ma che vuole farsi rispettareTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
Nessun all-in come quello dello scorso anno, la Juve vuole porre le basi per un nuovo ciclo vincente muovendosi step by step

La lunga intervista rilasciata da Giorgio Chiellini a Tuttosport ha chiarito diversi aspetti del nuovo corso della Juventus. Il Director of Football Strategy si è soffermato innanzitutto sul suo ruolo, confermando in primis quanto dichiarato da Damien Comolli alla sua presentazione, ovvero che non si occuperà direttamente di mercato, ma ha sottolineato che comunque ogni decisione venga presa in maniera collegiale, dunque il suo parere sia richiesto anche per le operazioni relative ai calciatori.

Cancellate in un battibaleno anche alcune voci che circolano negli ultimi tempi, soprattutto dopo l’acquisto di quote azionarie del Los Angeles FC, ovvero quelle di un Chiellini potenziale dimissionario per via di un ruolo marginale e per differenza di vedute con il direttore generale. L’ex capitano bianconero ha sottolineato che ovviamente al vertice dell’area sportiva ci sia il francese, (già conosciuto nel recente passato ad un evento ufficiale UEFA), ma che i rapporti siano positivi e che ogni decisione viene presa dall’intera struttura per il bene della Juventus.

Certo, Chiellini e Modesto rappresentano in questo momento il volto diplomatico della struttura, mentre come ha lasciato intendere l’agente di Weah, Comolli è colui il quale fa la voce grossa: è il gioco delle parti, poiché è importante che la Juve ritrovi anche l’anima rispettosa delle regole, quella che sa quando è il caso di usare il bastone o la carota. E visto che negli ultimi tempi ha prevalso quasi sempre la carota, ora la linea un po’ più dura del direttore generale non sembra guastare.

Del resto, Comolli lo aveva chiarito già al termine del Mondiale per club: chi arriverà alla Juventus d’ora in poi dovrà avere molto chiaro che dovrà avere “l’attitudine” a vincere. L’obiettivo dichiarato è quello di tornare a vincere il più presto possibile, ma non dovranno essere vittorie estemporanee, bensì un nuovo ciclo. E su questo argomento, secondo me, dall’intervista viene fuori tutta la saggezza di Chiellini. La storia della Juventus è chiara e lineare: ci sono cicli e anticicli (periodi senza vittorie), che a volte sono durati anche più a lungo di quello attuale. Non si può non notare, però, come gli anticicli degli altri durino di più, visto che già a scudetti la Vecchia Signora doppia praticamente la seconda squadra per titoli nazionali.

In questo momento storico, dunque, farsi ossessionare dalle voci di mercato e dalle operazioni degli altri non serve a nulla: la Juve deve costruire le basi per nuovi successi partendo dalla cultura del lavoro, che Igor Tudor, aggiunge Chiellini, incarna alla perfezione. Insomma, dalle parti della Continassa non sono alla ricerca dell’instant result, ma un percorso ragionato step by step per evitare all-in come quelli dell’anno scorso, che possono fare danni immani dal punto di vista tecnico ed economico.