Cuccureddu a RBN: "Io in bianconero grazie a mio padre e alla strada. La Juve di oggi mi fa arrabbiare"

Cuccureddu a RBN: "Io in bianconero grazie a mio padre e alla strada. La Juve di oggi mi fa arrabbiare"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 17 ottobre 2023, 15:45Esclusive
di Matteo Barile

Radio Bianconera e Bianconera News sono liete di proporre per voi uno dei veterani più veraci e più iconici della Juventus. Non può essere considerato altrimenti Antonello Cuccureddu. L'ex jolly difensivo di Madama ha concesso una lunga intervista ai microfoni di "Cose di Calcio", programma condotto da Antonio Paolino. Tra i temi affrontati un occhio di riguardo è stato posto sulla sua carriera e sul suo periodo alla Juventus, la quale è radicalmente diversa da quella di oggi. Di seguito, proponiamo le sue parole:

GLI INIZI: DA ALGHERO ALLA SERIE B - "Fino al mio approdo alla Torres io ho sempre giocato con mio padre ad Alghero: ho fatto tutto il settore giovanile. Poi, sono stato in seconda categoria al Fertilia e poi sono passato alla Torres. Da lì, ho cominciato il mio percorso di salto delle categorie. Dopo l'esperienza alla Torres, passai al Brescia, in Serie B. L'allenatore più importante? È stata la strada. Quanto mi ha dato la strada? Credo che sia ciò che manca adesso ai giovani. La strada ti dà tanta voglia. Io aspettavo la domenica per giocare il campionato con gli altri ragazzi e non vedevo l'ora che arrivasse. Però gli allenamenti li facevi in mezzo alla strada..."

LA JUVENTUS DI CUCCUREDDU E I SUOI RICORDI BIANCONERI - "Che difesa è stata quella della mia Juventus? C'è da dire che io ho iniziato da centrocampista. Il mio esordio con la Juventus a Cagliari mi vedeva protagonista con la maglia numero 10. Poi, ho fatto i goal a vent'anni. Allora avevamo proprio una bella formazione: io avevo cominciato con i più anziani. Solo dopo sono arrivati Scirea, Cabrini, Gentile...Insieme abbiamo vinto sei o sette campionati con Trapattoni. Qual è il ricordo più bello con questo gruppo? La notte prima della mia prima gara con la Juventus, che era contro il contro il Cagliari, non dormì nemmeno, perchè sapevo che avrei giocato. Ricordo che ho fatto avanti e indietro nel corridoio dell'albergo. Quella partita lì finì 1-1 e io feci goal all'esordio. Tra i goal più importanti ricordo anche quello di Pistoia. Quella marcatura avvenne con un tiro fuori dall'area, che solitamente mi veniva naturale. Nessuno mi ha insegnato a calciare nel modo in cui calciavo io. Anzi, forse è stata proprio la strada a insegnarmi come calciare. Altri che i campi verdi o i campi sintetici di oggi. Come mi divertivo ai miei tempi? Passavo il tempo in maniera normale: guardavo un po' di televisione. A volte c'era il biliardo e si passava un po' di tempo, giocando qualche partita a Villar Perosa. Ma il tutto finiva lì, quando si trattava di stare in ritiro con il gruppo, anche perchè ci si riuniva il sabato sera".

LA JUVENTUS DI OGGI - "La Juventus di oggi mi fa arrabbiare. Vorrei una Juve più allegra, nonchè padrona del campo, come sempre fa. Poi, ci sono anche gli avversari, però, i giocatori devono crescere. Ci sono buoni calciatori, ma manca il calciatore di classe, il regista giusto. In difesa devono cercare di sistemare le cose. Quanti giocatori dovrebbe aggiungere la Juventus? C'è da lavorare molto...per arrivare a certi livelli, bisogna avere e dare qualcosa di più a livello di qualità Quali sono i giocatori da Juventus? Vlahovic lo è? Io l'ho visto giocare e debbo dire che mi piace. La Juventus ha bisogno di campioni conclamati, ma se ha giovani bravi deve farli giocare. Anche perchè la maglia della Juve è pesante...Fagioli? Del suo caso se ne parla già adesso. A me dispiace quando succedono queste cose. Pogba? A  me piace tantissimo, però ci sono altri problemi. Come finisce Milan-Juve? La vorrei vedere bene questa partita, perchè è una grande partita. La Juve deve cambiare passo. Altrimenti farà fatica".