Retegui bianconero? Gol, corsa e carattere, ma vale davvero l’investimento in stile Koopmeiners?

La Juventus guarda con interesse a Mateo Retegui, attaccante dell’Atalanta e capocannoniere dell’ultima Serie A con 25 gol e 8 assist in 38 presenze. L’italo-argentino ha disputato una stagione straordinaria agli ordini di Gian Piero Gasperini, dimostrandosi letale in area di rigore ma anche decisivo nel legare il gioco offensivo nerazzurro. Dotato di fisico, attacco alla profondità e freddezza sotto porta, Retegui è stato determinante nei momenti chiave della stagione, segnando contro tutte le big e contribuendo alla qualificazione dell’Atalanta alla prossima Champions League. Va però precisato che dei suoi 25 gol, solo due sono arrivati su calcio di rigore – e  uno, quello in casa contro il Torino, è stato sbagliato – segno ulteriore della sua efficacia in azione. La Juventus, con Igor Tudor alla guida e un reparto offensivo da completare, valuta il profilo dell’ex Tigre come una possibile chiave per rilanciare l’attacco. Tuttavia, il prezzo fissato dall’Atalanta si aggira sui 45 milioni di euro, una cifra che impone riflessioni approfondite. I paragoni con Koopmeiners, pagato profumatamente ma mai davvero decisivo nei momenti cruciali, fanno riflettere. A raffreddare ulteriormente l’entusiasmo c’è anche l’ultima prestazione di Retegui in Nazionale: nella pesante sconfitta dell’Italia contro la Norvegia è stato sostituito al 73' dopo una prova opaca, mai davvero incisivo né nel pressing né nel dialogo offensivo. Con questi dubbi, la domanda resta aperta: vale davvero la pena investire così tanto per Retegui?