Miceli a RBN: "Quest'anno il centrocampo gira, mentre in passato è sempre stato il tallone d'Achille della Juve"

L'ex centrocampista Salvatore Miceli, ospite di “Ieri e Oggi” su Radio Bianconera, ha parlato dell'avvio di stagione della Juventus, che ha suscitato più di una buona impressione agli occhi degli addetti ai lavori: “Vedo un centrocampo che gira decisamente meglio rispetto al recente passato, verticalizza molto di più. Ho visto un buon Locatelli, con gli incursori Miretti e Rabiot a creare scompiglio e un McKennie che ha lavorato benissimo sull'esterno. Non dimentichiamo che il centrocampo è il reparto che negli anni passati è stato spesso il tallone d'Achille di questa squadra e questo ha inciso su gioco e risultati. Un Allegri diverso? Lui è molto pragmatico e se deve snaturare il suo pensiero per ottenere il risultato, è uno che lo fa senza problemi, perchè nel calcio a pesare sono le vittorie e i titoli che porti a casa, è quello di cui tutti si ricordano”.

Miceli ha poi parlato del ritorno del tifo allo Stadium e di alcune sfumature colte in campo sabato pomeriggio: “Il pubblico ti da una spinta fondamentale, il giocatore viene stimolato e motivato, nel bene come nel male chiaramente, devo dire che sabato finalmente abbiamo rivisto uno Stadium caldo. Tornando al campo, l'abbraccio tra Chiesa e Rabiot come l'apporto di tutti quelli che sono entrati, sono sfumature che ti danno l'idea che quest'anno sembra che tutto l'ambiente si renda conto quanto sia importante non sbagliare questa stagione e remare tutti dalla stessa parte. Lotta Scudetto? È vero che l'Inter ha una rosa più ampia ed è la finalista di Champions della scorsa stagione, ma la Juve sta rimettendo i pezzi a posto e lavorando per ricostruire un ciclo che dovrà essere duraturo e vincente. La media età della squadra molto bassa fa capire che si tratta di un gruppo proiettato al futuro ma che comunque al momento è lì e proverà a giocarsela con tutte le avversarie, ricordando che non ha le coppe, qualcosa che alla lunga può pesare”.