Il paradosso: miglior difesa in campionato, un colabrodo in Europa

Il paradosso: miglior difesa in campionato, un colabrodo in EuropaTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 1 novembre 2022, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Una stagione difficoltosa, una Juventus che ha poche attinenze con la razionalità e l’efficacia. Un periodo duro e opaco, poi la crisi profonda, e ancora altalenanti risultati che rendono, a tutt’oggi, i bianconeri malaticci, convalescenti, senza una parabola di condotta lineare. Tante, troppe le componenti alla radice dei problemi, non ultima quella della strage di infortuni che, sembrerebbe ricordare, un ospedale da campo. L’irrazionalità del calcio, che nelle fredde statistiche dimentica il deficit di prestazioni e risultati di questi primi mesi della Juve, sta tutta in un dato: miglior difesa del campionato italiano, con soli sette gol al passivo. Un termine che stupisce e fa quasi sorridere se si avvolge il nastro a ritroso circa il percorso di Serie A, con una squadra quasi mai dominante e spesso in difficoltà; ma i numeri sono incontrovertibili.

Di pari passo il percorso letteralmente disastroso in Champions, 4 sconfitte su 5 gare giocate, fuori ai gironi, spareggi di Europa League ancora da vidimare, ma soprattutto una retroguardia colabrodo che ha sempre preso gol da tutte le compagini affrontate: 2 a Parigi, 2 in casa con il Benfica, 1 allo Stadium con il Maccabi, 2 vergogne travestite da reti ad Haifa, e la scoppola sonora di Lisbona con 4 centri al passivo, insomma una difesa sempre bucata. Ovvero, ben 11 gol che si sono infilate alle spalle dei portieri della Juve. Come si concilia un dato pesantemente in rosso, al limite dell’umiliante, come quello europeo con quello, stupefacente, per l’andamento numerico della squadra, nel campionato italiano? Di certo in Europa la Juve non ha mai dato segnali di solidità e forza, tutti gli avversari incontrati hanno messo in forte e grave difficoltà, e in alcune gare spalle al muro, le casacche bianconere, con prestazioni invero scarse e deludenti, imponendo alla squadra di Allegri, inferiorità tecnica, caratteriale, di corsa e di gioco.

In Italia, a parte le ultime tre vittorie consecutive in campionato, la Juventus ha mostrato tanti problemi rivelando prestazioni manchevoli, ma complice un calendario non terribile e alcune situazioni positive, Madama è riuscita a tenere la propria rete inviolata per sette volte, un dato che alla luce dei resoconti stagionali sino a qui, può essere individuata come un piccolissimo punto luce immerso in un tunnel nero e scuro. Lo squilibrio tra i diversi esiti dovrebbe essere punto di discussione e analisi alla Continassa, paradossale, e se vogliamo assurdo, visto l’andamento sinusoidale della Juve, con la Champions che non perdona nulla, e ci mancherebbe, e il campionato tricolore che, a lunga gittata nella stagione, può regalare spazio per affinare numeri e rendimento. La Vecchia Signora è pronta a migliorare in campionato? Difficile dirlo, visto che ad ogni gara non si sa mai quale sarà l’atteggiamento della squadra e degli interpreti. Intanto domenica arriva l’Inter e nell’ultima giornata, prima della pausa per i mondiali, giungerà la Lazio, la Juve, nonostante le pesanti e copiose assenze, avrebbe bisogno di un deciso colpo di coda per regalare segnali di ripresa.