Juve in Champions: ad Haifa la prima resa dei conti

Juve in Champions: ad Haifa la prima resa dei contiTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 11 ottobre 2022, 15:00La Frecciata
di Franco Leonetti

La caduta di San Siro ha lasciato scorie e profondi segni. Le due vittorie consecutive, contro Bologna e Maccabi avevano forse illuso qualcuno che la rotta fosse mutata, invece il brusco risveglio contro il Milan, con i soliti problemi di bassa concentrazione, atteggiamento errato e poca aggressività sotto porta, hanno riportato la Juve a fronteggiare una crisi di complicata soluzione. Oggi in Champions arriva la prima resa dei conti, i bianconeri sono obbligati a vincere, usando un gergo tennistico, per tentare di “rimanere nel match”, ovvero senza i tre punti la Juventus sarebbe, praticamente, già fuori dal girone. Comportando il primo, vero, fallimento conclamato di questa travagliatissima stagione che arranca tra delusioni, pochezza di squadra, non soluzioni e nebbie che stentano a diradarsi all’orizzonte.

Quello contro il Maccabi Haifa è un colpo da non fallire, per non trovarsi precipitati nel baratro, solo con il successo la Vecchia Signora avrebbe ancora qualche chance da giocarsi nello scontro diretto a Lisbona contro il Benfica. Con occhi ben spalancati sia chiaro, perché i verdi d’Israele non sono una squadretta sacrificale, lo stadio Ofer, esaurito in tutti i trentamila e rotti posti di capienza, sarà una bolgia, quindi per parte juventina occorre una prova seria, coriacea, con spirito di gruppo e dimostrazioni concrete di calcio, solo così la Juve, depressa e in crisi, potrà tornare con i tre punti fondamentali per nutrire ancora speranze di qualificazione, non rendendo vano il confronto nel prossimo turno in Portogallo. A prescindere da uomini e moduli Madama è chiamata all’appello inderogabile, servono l’atteggiamento giusto e la cooperazione di tutti per sconfiggere l'astinenza cronica di risultati che attanaglia allenatore e squadra.

Allegri, nella conferenza di ieri in preparazione della gara, ha parlato di cuore e passione per esorcizzare il momento complicato: termini e concezioni giuste e caratteristiche obbligatorie da recuperare, ma per vincere le partite serve giocare a calcio, tutte queste componenti devono essere leve integranti e reali per cambiare il destino. Una Juve lacerata da troppe anomalie, non ultime la breve efficacia e durata nei match e un atteggiamento non da squadra coesa, rischia davvero il tracollo. Con le buone o con le cattive, sempre secondo l’Allegri dixit, la squadra deve uscire da questa dolorosa e pericolosa china, il countdown del primo obiettivo stagionale da non fallire scatta tra pochissime ore. La Juventus ha l’obbligo totale di farsi trovare pronta con una risposta tecnica che si esprima sul campo, le chiacchiere filosofiche servono zero, i proclami ancor meno: ci vogliono i risultati. E nel calcio, in generale sempre ma ancor di più in una situazione tale, contano solo quelli.