Programmazione Juve bloccata dagli eventi extracampo

Programmazione Juve bloccata dagli eventi extracampoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 21 febbraio 2023, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Un momento delicatissimo, uno di quei periodi che rimangono scolpiti nella storia dell’intero percorso ultracentenario della società. Un frangente storico che nessun tifoso juventino si augurava di dover rivivere dopo la farsa dolorosissima di Calciopoli, che ancora oggi reca segni evidenti dell’ingiustizia perpetrata. Sono due situazioni diverse, sicuramente, ma i timori, le paure e il lerciume del “sentimento popolare” creato ad hoc, che si respira, non può essere scisso tra le due vicende. Un’atmosfera mefitica, pesante, guidata in un’unica direzione, quella della Juventus, cosa inaccettabile per un mondo come quello del calcio che vorrebbe presentare un’immagine linda e inscalfibile che non riesce proprio a convincere nessuno. Anzi, la sensazione è sempre la solita da parte delle istituzioni pallonare e non, tentare disperatamente di nascondere polverosi sofficioni rotolanti sotto il tappeto, bloccando e sigillando tutto per tentare di regalare un’immagine che non corrisponde a nulla di ciò che in realtà è il calcio italico.

E così un intero popolo bianconero attende sviluppi, si consuma tra mille ipotesi, riflessioni, paure, tremori, aggrappandosi alle singole dichiarazioni distillate da chi dovrebbe essere garante e invece parla, spesso troppo, e in maniera inopportuna, magari provando a surrogare giudizi e verdetti. In attesa del fondamentale ricorso al Collegio di Garanzia del Coni e, si spera, della revoca dei 15 punti di penalizzazione, la Juventus si trova in mezzo ad un guado. Sembrerà banale specificarlo, ma visto il momento particolarmente delicato, appare legittimo ribadire un concetto: tutta la programmazione societaria per il prossimo anno, al momento, risulta bloccata dalle situazioni extracampo e dalle sentenze che giungeranno. Una situazione indubbiamente preoccupante e problematica, che oltre al deterioramento d’immagine arrecato, sino ad ora, con un processo mediatico oltranzista, rischia di creare altri gravi danni per l’anno seguente e quelli a venire. La società, in questo momento, si trova legata al palo dell’attesa di sentenze e procedimenti, cercando di intuire cosa accadrà. Un dilemma decisamente ponderoso che coinvolge l’area sportiva e quella puramente decisionale, strettamente connesse al futuro prossimo. In quale posizione si troverà la Juve a fine campionato in base alle decisioni extracampo?

Arriverà in zona coppe europee, o verrà nuovamente spinta verso i bassifondi della media classifica? E se si qualificherà per l’Europa, arriverà uno stop dalla Uefa per inibirla? Tutti quesiti che, ad oggi, non conoscono risposta. Ma anche dal punto di vista strettamente programmatico della squadra la situazione non migliora, ci sono calciatori che non verranno rinnovati, Cuadrado e A. Sandro su tutti, e dovranno essere sostituiti, ma la Juventus in questo momento non può sicuramente muoversi per nuove pedine vista l’imprevedibilità e i possibili mutamenti degli scenari calcistici. In caso di non Europa, alcuni campioni potrebbero chiedere la cessione? Il rischio c’è, e in più la Juve non può ne blindare e neppure tentare di bruciare la concorrenza sul mercato per accaparrarsi giocatori che, al momento, vogliono capire i destini di Madama. Non meno rilevante la pianificazione interna, se Cherubini verrà definitivamente squalificato servirà un nuovo direttore sportivo, unitamente ad almeno un innesto in società di chi mastica calcio e decide, Chiellini e Del Piero i più gettonati.

Senza tralasciare le eventuali perdite derivanti da sponsor e non partecipazioni alle competizioni europee, insomma un vero rompicapo destinare un budget da spendere, ma più in generale programmare per essere competitivi nella prossima stagione. E ancora, i rinnovi di alcuni calciatori, Locatelli su tutti, i discorsi da avviare con Di Maria e Rabiot, la questione legata all’allenatore che ha ancora 2 anni di contratto, e i ritorni a casa madre di prestiti che rischiano di non venir riscattati (Arthur, Zakaria, McKennie). In questo momento la programmazione Juventus appare come una nave lussuosa ancorata al porto in attesa di comunicazioni per poter salpare; e ci vorranno mesi. Una situazione strana, grottesca, nociva, preoccupante, che rischia di creare tanti altri danni pesantissimi oltre a quelli osservabili ad occhio nudo. Questo è il momento in cui tenere la barra a dritta è un obbligo, non solo da parte di tesserati, allenatore e società, ma anche da parte di tutti i tifosi che vivono per la maglia bianconera.