Semifinale di Coppa Italia: la Juve deve tornare a vincere

Semifinale di Coppa Italia: la Juve deve tornare a vincereTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 25 aprile 2023, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Una partita tosta, complicata di per sé, figuriamoci in un momento del genere. Le polemiche sulla presenza di Lukaku e relativa grazia concessa da Gravina, hanno tenuto banco e lo faranno ancora, innalzate dagli animi infervorati dei tifosi per la sconfitta interna con il Napoli e relative decisioni arbitrali e del Var. Difficile scindere il tutto, ma la Juve mercoledì non può e non deve cadere nel tranello delle diatribe vorticose: vietato perdere concentrazione ed energie che vanno tutte concentrate sulla semifinale di Coppa Italia. L’ambiente che si prospetta sarà caldissimo sugli spalti e rovente sul prato del Meazza, Juve e Inter si giocano in 90 o 120 minuti l’accesso alla finale di Roma. E quando ci sono queste due squadre contrapposte, la scintilla del nervosismo è sempre pronta a scoccare, le baruffe finali nelle ultime due sfide, docet. La Juventus si gioca un pezzo importante di questa stagione tribolata, torturata da fattori extracampo, e nonostante la coppa nazionale non sia il trofeo principe, l’importanza del match appare cospicua, tangibile.

I bianconeri arrivano da tre sconfitte consecutive in campionato, e un pareggio-qualificazione in Europa League a Lisbona, e hanno bisogno di una serata a cinque stelle per strappare il pass per l’atto finale, lanciando segnali vividi di ripresa e voglia di fare risultato. Una semifinale come questa va affrontata con tutti i crismi: motivazioni e capacità di rischiare qualcosa in più in avanti visto che conta solo la vittoria. Chiaramente, guai a tralasciare gli equilibri e la compattezza che, in generale, servono sempre, e in una semifinale così tirata saranno elementi cardine. La Juve cambierà qualcosa, Bremer dovrebbe tornare dal primo minuto, mentre Vlahovic molto probabilmente non ci sarà causa distorsione alla caviglia, ma a dispetto dei singoli sarà importante capire a fondo due aspetti: l’atteggiamento della squadra e il modulo di partenza. Soprattutto il primo, nel calcio moderno, può fare la differenza. Mentalità e tenacia che la Juve ha già mostrato in entrambe le sfide in campionato, battendo i nerazzurri.

Altro tema, l’attacco dalle polveri bagnate: a livello di individualità e potenzialità il reparto offensivo di Madama è tra i più forti e prolifici, in verità questo poi non è accaduto nei fatti. Da Vlahovic, Milik, Chiesa e Di Maria, tralasciando Kean che non recupera ancora dal problema muscolare, è lecito attendersi una produttività realizzativa in crescita con cifre decisamente più premianti; se poi il centravanti serbo riuscisse a sbloccarsi, sarebbe una bella notizia. Insomma la Juventus, attesa da questa sfida da dentro o fuori, deve fornire segnali importanti mercoledì sera a Milano, facendo di tutto per portarsi a casa questa finale. Accantonare la sconfitta contro il Napoli e proiettarsi alla sfida di Coppa Italia con  grande intensità e voglia di reazione, questo sarebbe il messaggio robusto, caparbio, diretto, da recapitare anche a chi cerca di affossare la Juve, sistematicamente, fuori dal campo.