L'anno che verrà in tonalità juventina. Caro amico bianconero ti scrivo...

L'anno che verrà in tonalità juventina. Caro amico bianconero ti scrivo...TUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 31 dicembre 2021, 11:59Opinionista per un giorno
di Vincenzo Greco
Non solo un omaggio a Lucio Dalla, ma anche riflessioni su quello che è stato e che potrebbe essere il nuovo anno per la Juventus.

E si che abbiamo bisogno di distrarci, visto le notizie pandemiche che ci arrivano, visto che stanno richiudendo gli stadi a metà e visto che già qualcuno parla di rinvio di partite. Si, guarda caso proprio a Napoli se ne sta parlando. Cose che capitano quando, forse troppo sicuri del proprio senso di ironia, non si capiscono bene i limiti della commedia da quelli del ridicolo. 
E quindi, caro amico bianconero, ti scrivo, così mi distraggo un po’.

La “grande novità” è che non siamo più primi e nemmeno possiamo sperarci. Questo, però, non ci fa stare “senza parlare per intere settimane”, anzi, visti gli ascolti di Radio Bianconera e i contatti di Bianconeranews, questo momento di crisi viene vissuto con partecipazione, perché vogliamo tutti capire cosa sta succedendo, e soprattutto capire cosa potrebbe succedere. 
Anche perché, insieme a tutti i media, “la televisione ha detto che il nuovo anno” vedrà la scomparsa della Juve, travolta da scandali e ruberie: solite bugie, “vedi caro amico cosa si deve inventare per poter riderci sopra e per continuare a sperare” di non avere davanti più quella fastidiosa squadra vincente che per decenni ti ha sbattuto davanti l’agro sapore della sconfitta e relativi fastidi al fegato. 

Certo, a questo proposito vorrei dirti che “qualcuno sparirà, magari i troppo furbi e i cretini di ogni età”. Ma questo non posso dirtelo, posso solo cantartelo sapendo che, come accade nelle canzoni, ti canterei solo una bellissima utopia senza speranza.
E’ per questo che probabilmente anche stavolta vedremo partite rimandate con la solita schifosa strumentalizzazione del Covid, perché il Napoli ha la rosa dimezzata non solo dal virus ma anche dalla Coppa D’Africa. Come del resto l’avevamo avuta noi all’andata, che ce la siamo giocata, perdendo con dignità, senza neppure pensare di poterla rinviare. 

Ti posso invece dire con certezza che “si esce poco la sera, compreso quando è festa”, che allo stadio si va sempre di meno, e si tifa sempre di meno, che questo virus ci sta scavando nel profondo, e ci sta facendo perdere i contatti. “Don’t touch me”, tanto per restare in ambito. 
Che lo Stadium non è più quella bolgia festosa di un tempo, che ci assicurava quanto meno dieci punti in più a stagione. 

E che proprio per questo, ma non solo per questo, deve tornare ad essere quello che era. Perché “diventa importante che in questo istante ci sia anch’io”. Perché le emozioni e gli istanti che ci perdiamo sono persi per sempre, e a questo punto non ci deve interessare tutto quello che ha portato via il tifo organizzato e tutto il calore intorno. Basta con le polemiche e con lo sterile e ottuso gioco dei ricatti, delle vendette, delle prese di posizioni rigide, e basta anche con la teoria altrettanto ottusa e un po’ fighetta dello stadio come teatro. 
A ognuno il suo campo e il suo pubblico: ai tifosi piace urlare per un gol di Dybala o di Chiesa, che siano i bentornati, e non sommessamente battere le mani per uno Shakespeare. 

Queste teorie e questi ricatti incrociati fanno solo il gioco dei nostri avversari. Un tempo facevamo paura, sia come pubblico che come squadra. Ora non più, vengono a Torino e sanno di poter vincere, come hanno fatto il Benevento, l’Empoli, il Sassuolo. Cominciamo almeno a rifare paura come pubblico. Che quel mortorio che è diventato lo Stadium non si può proprio più tollerare. 

E così tornerà ad “essere festa tutto il giorno”.
E’ solo un momento difficile, un mutamento di pelle, sotto la quale però rimane sempre la stessa anima di sempre. Quella che, caro amico bianconero, ti farà tornare ad essere “contento di essere qui, in questo momento”. 
Ed è anche pensando a questo che ti auguro buon anno. Naturalmente, a tinte sempre più bianconere.

Vincenzo Greco - Pensieri bianconeri