Allegri e squadra: è tempo di assumersi le proprie responsabilità

Il tonfo contro il Sassuolo ha mostrato una delle peggiori Juventus della storia. Non tanto per il risultato, comunque pesante, quanto per le modalità con cui è maturato. Al Mapei Stadium è andato in un scena un mix di horror e comicità, inaccettabile per un club come quello bianconero e inaspettato dopo l'ottima prova contro la Lazio. Gli errori commessi da alcuni calciatori non sono ammessi a certi livelli, come del resto l'atteggiamento mollo della ripresa, quando invece bisognava rimontare. Nel post gara, l'ammissione di Alllegri: “Abbiamo sbagliato l'approccio mentale". Ecco, l'impressione è proprio questa: la disconnessione dal contesto della gara, peraltro nella settimana in cui si poteva assaporare il primato, seppure per una notte. Senza le coppe europee tutte le energie psico-fisiche possono essere utilizzate per il campionato. Secondo Capello addirittura questo è un fattore in grado di “regalare” almeno 6 punti.

Giuntoli e Allegri hanno parlato alla squadra nel day after di Reggio Emilia, sperando che i loro discorsi abbiano fatto breccia nella testa dei giocatori. Ci sono tanti giovani nella Juventus (la media età si è abbassata di tre anni) con poca esperienza, ma è altrettanto vero che a Reggio Emilia sono mancati i big. Szczesny, capitan Danilo e Rabiot in primis. Da qui alla prossima sosta ci sono tre impegni, l'imperativo è “vietato sbagliare”. Non sono più ammesse prestazioni orrende come quella del Mapei. A partire da domani contro il sorprendente Lecce di D'Aversa. E' arrivato il momento di prendersi le proprie responsabilità. Innanzitutto Allegri, in quanto capo della truppa. Intanto nella preparazione tattica e mentale della gara. Poi gli stessi giocatori, ricordando di indossare una maglia tanto prestigiosa quanto pesante. Dopo Empoli Vlahovic, riferendosi al terremoto giudiziario della passata stagione, aveva detto: “Abbiamo dei conti in sospeso”. Prendano queste parole come manifesto emotivo. Sarebbe già un passo avanti.