Capello: "Si segna sempre meno in A, la qualità più bassa"

Capello: "Si segna sempre meno in A, la qualità più bassa"TUTTOmercatoWEB.com
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di Alessio Tufano

"L'allenatore non va in campo. Prepara le partite e i movimenti, ma davanti alla porta ci vanno i giocatori. La qualità del calcio in Italia si è abbassata. Non ci sono giocatori di grandissima qualità. Ieri il 4-0 del Bologna è stata un'eccezione. Bisogna mettere dentro la palla. Anche Leao ieri sera si è mangiato due gol incredibili". Fabio Capello conferma il suo giudizio tagliente sul calcio italiano, e all'indomani del deludente 0-0 tra Juventus e Milan punta il dito sulla mancanza di attaccanti di grande rilievo, oltre che sugli eccessi di tatticismi. "Juve-Milan non è stato un grande spettacolo - dice l'ex allenatore di Milan, Roma e Juve a Radio anch'io Sport, su Rai Radio1 - Primo tempo noiosissimo, le due squadre non hanno avuto il coraggio di rischiare. Nel secondo tempo qualcosa in più si è visto. Da due squadre del genere ci si aspettava un po' più di spettacolo. Infatti giustamente sono stati tutti fischiati alla fine. Non ho capito la sostituzione di Conceicao". Quanto alla possibilità di sostituire Leao a gennaio con un attaccante, Capello ha rivelato il suo scetticismo, non solo in chiave Milan. "Non ce ne sono di attaccanti che vengono qui - la sua convinzione - L'unico che sono riusciti a portare in Italia è Hojlund. Si era perso a Manchester ma le doti ce le ha sempre avute. Cercare un giocatore del genere e pagarlo come ha fatto il Napoli è molto difficile.

Il Milan è il Milan ma quest'anno non fa le coppe e i giocatori vogliono fare la Champions". La controprova delle difficoltà della serie A ad emergere nel panorama del calcio attuale si chiama Como: "Tutti dovranno fare i conti con la squadra di Fabregas, complimenti a lui: il Como gioca con una mentalità vincente da grande squadra, non da provinciale. Hanno speso, hanno scelto bene giocatori di scuola spagnola. Noi siamo rimbambiti dalle tattiche, lui invece ha voluto giocatori con tecnica. La squadra ha voglia di emergere come il suo allenatore". In testa c'è il Napoli, alle prese con la convivenza McTominay-De Bruyne: "Mc Tominay è in una posizione che De Bruyne sta usurpandogli. I due giocatori sono molto diversi: De Bruyne ha una classe eccezionale, una visione del gioco unica. McTominay è un giocatore invece di inserimento e forza. Le due posizioni si sovrappongono. In più manca l'appoggio sulla fascia sinistra: mentre sulla destra con Politano sono molto pericolosi, sulla sinistra mancano un po'. Ieri ha provato con Neres, ma ci è voluta l'illuminazione di De Bruyne", l'analisi dell'ex tecnico, che parla anche del primato della Roma che nel 2001 portò allo scudetto. "Mi aspetto un campionato da Champions - dice - Gasperini ha la mentalità vincente e del lavoro, che molte volte a Roma è difficile inculcare. Lui per ora ci è riuscito. Ha giocatori capaci tecnicamente come Soulé e Dybala: giocatori di classe, che possono risolvere le partite con un gol o con un passaggio. Non tutti ce l'hanno. La bravura di Gasperini e la spinta della piazza saranno molto importanti per la Roma". (ANSA)