Spalletti: "Scudetto? Si può. Se la squadra è disponibile potremmo passare alla difesa a quattro"
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TUTTOmercatoWEB.comDopo aver firmato nel pomeriggio di ieri un contratto che lo lega alla Juventus fino a giugno 2026, Luciano Spalletti verrà presentato oggi alla stampa. Tanti i temi da affrontare, a quelle che sono le sue ambizioni a quelle della squadra, dal modulo al mercato di gennaio. Su BianconeraNews.it riportiamo la diretta testuale della conferenza dell'ex commissario tecnico.
A prendere per primo la parola è il direttore generale Damien Comolli: "Siamo lieti di accettare il servizio di Luciano perchè è un grande esperto di calcio italiano ed ha una carriera di successo che tutti conoscono. È la persona che può portare avanti il brand del calcio. Abbiamo sottoscritto un contratto fino a fine stagione con opzione di prolungamento. Il motivo è che abbiamo in corso contratti che vanno rispettati, con Luciano abbiamo un accordo per una potenziale collaborazione a lungo termine. Insieme abbiamo deciso che questo è l'approccio corretto e durante la stagione potremo sederci ad un tavolo e decidere come continuare. Per noi il modo in cui gioca la squadra è fondamentale per cui io, Giorgio e François, che rapportiamo alla proprietà, abbiamo deciso in maniera unanime di puntare su Spalletti, non c'è un millimetro di distanza tra di noi". Sul direttore sportivo: "Siamo al lavoro su una short list, quando avremo deciso lo comunicheremo".
A gennaio avrete la forza di intervenire sul mercato?
Ne abbiamo parlato con Luciano lunedì, se ci saranno opportunità le coglieremo e se qualcuno andrà via vedremo di rimpiazzarlo, per il resto non interverremo. Sul rendimento dei nuovi dico che sono molto rilassato e tranquillo, parliamo di loro tra qualche mese. Come Luciano sono nel calcio da 33 anni e anche io ne ho viste di tutti i colori, ci sono giocatori che partono bene e poi spariscono, altri che confermano le aspettative, altri che vanno oltre. Dico che sono tranquillo sui nostri
Quando lei è arrivato alla Juve Spalletti aveva appena finito l'avventura in Nazionale. Allora aveva pensato a lui?
Quando sono arrivato era chiaro che Igor Tudor sarebbe stato il nostro allenatore, questo è ciò che abbiamo pensato a giugno. A Luciano abbiamo pensato lunedì, quando poi lo abbiamo effettivamente incontrato a pranzo
Un ciclo può essere lungo due o tre anni, l'opzione per il rinnovo di Spalletti verrà discussa nel futuro o la durata è già nota?
L'opzione è per una stagione, ma molto non è sulla carta, come avevo precisato anche prima
Cosa ha inciso sul rappoprto di Tudor?
Risultati insufficienti. Ad un certo punto abbiamo pensato che per fermare questa spirale abbiamo preso questa decisione. È una nostra sconfitta e del club. Lunedì abbiamo deciso di cambiare, Spalletti era l'opzione migliore per noi
Parla Spalletti.
Quali sono le sue prime sensazioni?
Sono sensazioni bellissime perchè sappiamo tutti qual è la storia e l'organizzazione di questo club, ma entrarci detto è sempre una bellissima emozione
Prevale di più la sua voglia di rivalsa o riportare il club ad alti livelli?
Prevale la voglia di riprotare in alto la Juventus, ho rispetto di questa classifica e per questo ringrazio e saluto Tudor. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e la certezza che sia una persona splendida e un professionista di quelli veri. Sono sicuro di trovare una squadra in buona condizione mentale e allenata bene, vista la professionalità del mio predecessore. Naturalmente dobbiamo lavorare duro per avere la possibilità per rispettare le nostre ambizioni. Ringrazio Comolli per le belle parole.
Che idea si è fatto sul valore dell'organico?
L'idea è tutta racchiusa in quello che ho accettato per venire qua. Se non avessi creduto che questa squadra ha delle potenzialità nonostante i momenti difficili, perchè avrei dovuto accettare un contratto di otto mesi. Credo di poter fare un bel lavoro con loro perchè poi si passa da lì, da quella che è la volontà e l'autodisciplina per poter fare risultati importanti. Vedo possibilità di mettere a posto alcune cose, chiaramente le mire sono alte. Per rientrare in zona Champions dobbiamo fare un buon lavoro
Quali sono i suoi collaboratori?
Ho portato un secondo, tre collaboratori tecnici e un preparatore atletico, tutte le altre figure sono quelle del club. Con me ci sono Domenichini, Martuscello, Russo e Sinatti. Volevo spendere due parole per Daniele Baldini che ha deciso, di sua volontà di terminare la nostra collaborazione, e ringraziarlo per tutto quello che mi ha messo a disposizione e mi ha insegnato
Quanto la stimola la possibilità di riportare l'attacco della Juve ad un livello alto?
Fa parte del mio lavoro, certo che è una cosa stimolante. A volte ad un allenatore è qualcosa che viene riconosciuto. I gol sono una cosa fondamentale per vincere le partite, il calcio offensivo è un'altra qualità importante, ma l'essenziale è essere squadra, un gruppo che capisce cosa va fatto e lo faccia da squadra
Ieri a Perin ha detto: "Dipenderà da voi". È una speranza o un avvertimento?
Vlahovic ha fatto bene a fare mea culpa dopo l'esonero di Tudor dicendo che il gruppo doveva fare di più. Riguardo la battuta a Perin è soltanto una battuta, sappiamo tutti che noi dipendiamo molto dai calciatori. Uno si può impegnare quanto vuole, ma è la qualità dei calciatori a fare la differenza, era per sottolineare che sarà ciò che succede sul campo che determinerà il mio futuro. Fortunatamente non ho bisogno di essere assicurato nel mio futuro, è corretto che la mia posizione venga valutata di volta in volta
Pensa che la Juventus possa rientrare nella lotta Scudetto? Come gestirà Vlahovic?
Sì, spero di poter rientrare anche nel giro Scudetto, perchè no? Ne parlavamo ieri con i giocatori nello spogliatoio, le intenzioni devono essere al massimo. Mancano ancora 29 partite e sono tante, ne ho viste di tutti i colori nei miei trenta e rotti anni di professione. Chiaro che poi a fine anno verrà valutato ciò che sono riuscito a fare e siamo riusciti a fare. Su Vlahovic non ho ricevuto alcuna imposizione da parte della società. Vesrò il suo modo di lavorare e quelle che sono le sue intenzioni, che vedendo la partita con l'Udinese sono molto chiare, ha fatto una splendida partita
In passato ha mostrato grande duttilità tattica, qual è il vestito migliore per questa Juventus?
Per me oggi è il primo allenamento, sarà quello della vigilia di una partita e visto che ho rispetto del lavoro fatto precedentemente, può darsi che daremo continuità al modulo, mi sembra che i presupposti ci siano, anche guardando l'ultima partita. È chiaro che ci sono anche dei calciatori che magari preferirebbero giocare in posizioni differenti, in entrambi i casi ho bisogno di disponibilità, in questo caso si potrebbe provare la difesa a quattro.
Che avversario si aspetta domani?
Ho visto molte partite quest'anno del nostro campionato, poche le ho viste con una favorita assoluta, l'Inter ne ha perse un paio, il Napoli che ritengo la squadra più forte pure ha faticato. Noi non dobbiamo essere presuntuosi, bisogna avere il massimo rispetto di tutti, affrontiamo la partita senza slogan, dobbiamo rispondere con il rumore del pallone che scivola sul campo
Questa squadra a volte si adagia troppo sugli allori?
È l'autodisciplina a fare la differenza. Io sono entrato negli spogliatoi di tutte le categorie del calcio ed ho mostrato rispetto per tutte le persone che incontravo. Se anche in squadra manteniamo rispetto, affetto, lavoro, autodisciplina, si arriva a traguardi importanti. Serve suddividersi le difficoltà che la partita propone
Qualcuno a Napoli non è contentissimo del suo arrivo alla Juventus, cosa si sente di dire?
In tutte le città dove ho allenato ho lasciato tante cose e bellissimi ricordi. A Napoli è venuto fuori qualcosa di superiore perchè abbiamo portato a casa uno Scudetto bellissimo e con quel campionato e quella gente lì ho instaurato un rapporto particolare, e per me non cambierà mai nulla. Avrò sempre tantissimi amici a Napoli, tornerò a Napoli ed è una città che mi rimarrà sempre nel cuole al di là delle scelte professionali. Il fatto di estrapolare quello che ho detto, ovvero che non mi sarei mai messo una tuta di un'altra squadra, ma era riferito a quella stagione. Non è che devo smettere di fare l'allenatore perchè sono stato un anno a Napoli.
Lei che è considerato un cultore del calcio estetico pensa di poter avere difficoltà legate al DNA del club?
Quando si è in campo quello che diventa fondamentale è vincere la partita, ma visto che poi il calcio è anche uno spettacolo, si cerca di fare un buon prodotto, di qualità per chi lo vede. 
Cosa ne pensa di Koopmeiners? Dove lo farebbe giocare?
Lo conosco bene perchè l'ho seguito anche in altre squadre ma costava tanto. Ieri nel salutarlo gli ho ricordato che ci eravamo sentiti anche per telefono, per me su di lui l'idea è legata a quello che avevo visto allora. Secondo me è un mediano-mezz'ala e lo dice anche la sua storia. A volte ha giocato anche come difensore. Qui i complimenti vanno a Gasp che ha tirato fuori il meglio da lui in una posizione diversa
Quanto potrà incidere lei su questa squadra?
Non so quanto riuscirò ad incidere, ma so quale comportamento avrò e attraverso quello spero di aiutare i calciatori ad entrare in una certa mentalità. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di vincere molte partite e mi fido di quella storia lì. La differenza la fanno sempre i giocatori, ma avere un metodo nel fare le cose e una certa complicità può essere un qualcosa che ci porterà a dei risultati. Se tutti i giocatori indicati come 'non da Juve' da alcuni opinionisti danno il massimo, vedrete che vivranno una crescita che li porterà ad essere da Juve, su questo lavoreremo
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