Zebina: "I trofei tolti da Calciopoli li sento miei. Esonero Tudor? Non è stata una questione personale"

Zebina: "I trofei tolti da Calciopoli li sento miei. Esonero Tudor? Non è stata una questione personale"TUTTOmercatoWEB.com
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di Fabiola Graziano

In un'intervista esclusiva concessa a Tuttosport, l'ex calciatore bianconero Jonathan Zebina ha ripercorso la sua carriera con la maglia della Juventus, soffermandosi sul difficile periodo attraversato durante e dopo Calciopoli, e non si è detto sorpreso dalla decisione dell'attuale dirigenza bianconera di esonerare Igor Tudor. Questo è un estratto delle sue parole:

"Non finiremo mai di parlare di Calciopoli. La verità è che avevamo una squadra eccezionale e abbiamo vinto quello che dovevamo vincere. Purtroppo è andata così, ma quei trofei li sento miei. Parliamo di una delle Juve più forti della storia: c’erano campioni del mondo, campioni di Europa e Palloni d’Oro.

Perché sono rimasto anche in Serie B? Stavo per entrare nella fase calante della mia carriera. Sapevo che saremmo risaliti subito in A, ma che a lungo andare non avrei fatto parte del progetto vista la mia età. È stata una scelta di cuore: non è facile accettare di giocare in B quando ti ritrovi nel massimo del tuo equilibrio psico-fisico. È chiaro che ti aspetti altre cose, anche perché giocando in B devi mettere in conto che, poco a poco, uscirai dal giro della Nazionale, come è effettivamente successo a me.

L'esonero di Tudor? La Juventus è una società dalle aspettative altissime. Igor conosce bene il dna bianconero: devi vincere a ogni costo. Quindi non credo che sia stato sorpreso dalla scelta della società. Mandarlo via non era una questione personale".