Conferenza stampa Tudor per Como-Juventus: "Partita difficile, il Como è una finta piccola. Yildiz gioca. Cambio modulo? Potrebbe succedere"

È appena terminata la conferenza stampa di Igor Tudor alla vigilia di Como-Juventus, in programma domenica 19 ottobre 2025 alle 12:30, valida per la 7ª giornata di Serie A 2025/2026. Il tecnico bianconero ha affrontato i temi principali della sfida, parlando dello stato di forma della squadra, delle scelte di formazione e delle prospettive della Juventus in questo momento cruciale della stagione. Tudor ha evidenziato come la squadra sia un organismo in continua evoluzione e ha aggiornato su assenze, rientri e possibili soluzioni tattiche, lasciando intendere che tutte le opzioni restano aperte per affrontare al meglio il Como. Ecco le parole del tecnico juventino raccolte in diretta testuale da BianconeraNews:
CONFERENZA STAMPA COMO - JUVENTUS, LE PAROLE DI IGOR TUDOR
Buonpomeriggio mister, come ha ritrovato i ragazzi rientrati dalle nazionali e come sono andate queste due settimane di lavoro?
"Sono tornati bene, senza infortuni. Per il resto abbiamo fatto appena due allenamenti per preparare la gara di domani"
Juve e Como sono le due squadre che hanno speso di più negi ultimi anni sul mercato: questo implica per vincere?
"Di spese interessa poco, si prepara la squadra nel modo giusto. La partita è difficile, il Como è una finta piccola visto che spende così tanti soldi… Poi tutti i giocatori li sceglie l’allenatore, è una cosa rara da vedere ed è una bella cosa. C’è rispetto, ma noi vogliamo andare là e fare la nostra partita"
Con le assenze di Bremer e Cabal, e Kalulu e Kelly finora sempre in campo, per domani ci si può attendere un cambio di modulo? Difesa a quattro?
"Potrebbe succedere, come anche no. Di solito non entro nei dettagli su ciò che prepariamo, è giusto mantenere un po’ di riservatezza."
Platini dice che Yildiz non deve giocare largo, e anche Trezeguet ha parlato in tal senso
"Non ero a conoscenza di queste dichiarazioni, ma è normale che tutti parlino della Juve, anche chi non è dirigente o allenatore. È il bello del calcio: ognuno ha la propria visione di ciò che sarebbe meglio fare. Poi però l’allenatore conosce i suoi giocatori, e sa come metterli nelle condizioni migliori. Kenan, da quando sono arrivato, ha sempre giocato dietro la punta."
Come si può definire l'identità di una squadra e poi mantenerla?
"Una squadra non è mai la stessa, è un organismo vivo che cambia a seconda dei momenti, dei problemi e dello stato di forma dei suoi interpreti. Se giochi ogni tre giorni diventa una squadra diversa, se prepari una partita a settimana è un’altra cosa. Raramente si fanno analisi di questo tipo: da vent’anni i discorsi intorno alla Juve finiscono sempre con ‘bisogna vincere’. Io invece cerco di spiegare le situazioni, e chi ha onestà intellettuale può capirmi. Il calcio in Italia è bello anche per questo, ma per un allenatore è più complicato. Mi confronto ogni giorno con il mio staff e il mio obiettivo è aiutare i giocatori, capire come farli rendere e stare meglio, sia dal punto di vista tattico che psicologico."
Domani Yildiz può riposare?
"No."
Ha pensato di passare alla difesa a quattro?
"Faccio 3-4-3 da 4-5 anni. Ma credo si possano provare anche altre soluzioni, ci sono tante partite e altre problematiche come le assenze di Bremer e Cabal. Vedremo, tutte le opzioni restano aperte".
Conceicao e Zhegrova possono giocare a tutta fascia?
"No, difficile. Zhegrova è impossibile, Chico potrebbe ma è complicato. Zhegrova domani non ci sarà per un problema all’anca, un risentimento in zona pubica, e non sarà convocato insieme a Bremer, Cabal e Pinsoglio".
Miretti è recuperato?
"Da lunedì tornerà in gruppo".
ORE 14:42 - TERMINA LA CONFERENZA STAMPA DI IGOR TUDOR
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