De Paola bacchetta Igor Tudor: "Dichiarazioni di chi sa che deve andare via"

"Tudor? Non mi piacciono queste parole. Denigrare il lavoro degli altri non va. Era una squadra a un punto dal quarto posto alla fine, parlare di buco profondo mi sembra eccessivo. Poteva dire di una squadra che non riusciva a trovare una fisionomia e personalità". A dirlo a TMW Radio il giornalista Paolo De Paola. Che ha aggiunto: "Per il resto forse sul giocare in dieci è anche colpa sua. Non mi estranierei mai dalle responsabilità, ora che sei comunque in lotta per un quarto posto che è il minimo sindacale. Sono dichiarazioni fuori luogo. Sono parole di un tecnico che non rimarrà".
Per De Paola quindi il destino del croato è già segnato: "Queste parole mi danno l'impressione di una ristrettezza di idee. Doveva parlare di una società importante, ma anche altro. Così mostra dei limiti di carattere. La Juve con Motta ha fatto partite di livello, non è tutto da buttare. Tudor non ha fatto meglio di Motta come media-punti, quindi non può essere definito un grande miglioramento. E' un piccolo miglioramento. Doveva vincere lo scontro diretto contro Bologna o Lazio. I due rossi mi fanno capire che c'era una situazione particolare nel gruppo, di cui anche lui è responsabile. Sono dichiarazioni di chi sa deve andare via. Sono dichiarazioni conclusive queste".
E sul sostituto non ha dubbi: "Conte. Certo che Tutankhamon (ADL, ndr) ha gà preparato una piramide per Conte se gli dovesse fare qualche scherzetto, Ma sono sicuro che nelle clausole ci sia qualcosa per Conte, proprio di un addio in anticipo in caso di vittoria dello scudetto. Per me i giochi sono fatti e andrà via da campione d'Italia. Per ADL è un modo per non fare una squadra da Champions".
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