Elkann non pensa a nuove ricapitalizzazioni, ma vede di buon occhio l'Arabia: lo scenario

Oggi, martedì, 19 settembre 2023 la Juventus si riunirà in un nuovo CdA, che ratificherà un bilancio in rosso. Le perdite dovrebbero essere decisamente inferiori rispetto ai 239.000.000 di euro, persi nell'annata 2021/2022. Infatti, il buco di bilancio, previsto in questa stagione, si assesterà sui 115.000.000 di euro (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTIZIA). Malgrado i segnali di ripresa siano incoraggianti e facciano ben sperare, il futuro del sodalizio bianconero potrebbe dover aver a che fare con ulteriori due rossi in altrettante chiusure di esercizi successivi. Un ritorno stabile all'interno del novero delle squadre partecipanti alla prossima edizione della Champions League garantirebbe nuova linfa economica per le casse della Vecchia Signora. Fosse solo questa la ragione, la domanda sorgerebbe spontanea: perchè John Elkann non dispone di un altro aumento di capitale? La risposta è semplice: il proprietario di Exor non intende ripianare i debiti della Juventus almeno fino al 2025.

Questa decisione non sarà soggetta a revisioni. Tuttavia, la necessità di fare soldi per far respirare l'economia di Madama è sicuramente una delle prerogative del predetto proprietario del sodalizio juventino. Pertanto, considerazioni più approfondite potrebbero essere rivolte all'eventualità di cedere delle quote minoritarie a proprietari provenienti dall'Arabia Saudita o dagli USA. Questo è quanto riporta l'edizone odierna di Tuttosport, il quale invita a mantenere freddi gli entusiasmi in merito alla definizione di grandi acquisti. Infatti, l'eventuale immissione di denaro fresco aiuterebbe la Juventus a rinforzarsi mediante colpi funzionali ma sostenibili. Un po' come piace al nuovo Football Director, Cristiano Giuntoli.