FACCE DA JUVE - Jonathan Burkardt, l'attaccante che sussurra al pallone

Di attaccanti, alla Juventus, ne sono passati tanti. Alcuni hanno lasciato un segno, altri solo un’ombra. Ora che il ciclo sembra pronto a ripartire (forse), i dirigenti guardano al futuro con lo sguardo un po’ rapace tipico del mercato: cercare un nome nuovo, magari non ancora di moda, ma già capace di fare rumore — nei numeri, più che nei titoli.

Tra i soliti noti (si continua a parlare di Osimhen, tanto per gradire), è spuntato un nome che a molti non dirà ancora nulla: Jonathan Burkardt.
Tedesco di Magonza — anzi, per essere precisi, del Mainz 05, quella squadra della Renania che non vince mai ma forma con pazienza e dignità — Burkardt ha 23 anni, una faccia ancora da studente, e piedi che parlano un calcio senza filtri.

Quest’anno ha messo insieme 29 presenze tra Bundesliga e coppa nazionale, firmando 18 gol. Non male, per uno che non gioca nel Bayern e non ha dietro una macchina di slogan. Non è alto come un gigante né veloce come un fulmine, ma sa fare cose difficili con apparente semplicità. Si muove senza rumore, spesso fuori dal cono di luce, ma quando riceve palla sa già cosa farne. È uno di quei giocatori che non si notano al primo sguardo, ma lasciano traccia alla fine. Come le buone letture.

Alla Juve, qualcuno ha preso nota. Forse è solo un’idea. Forse resterà un nome sul taccuino. Ma Burkardt è uno che non ha fretta. Il calcio, per lui, sembra ancora un mestiere lento, come una strada da percorrere a piedi. E chissà, magari Torino sarà una tappa. O solo un titolo di giornale.