Gambelli a RBN: "Si doveva cambiare già a giugno. Spalletti, ecco il suo compito più importante"

Lo scrittore e piccolo azionista Juve Riccardo Gambelli è stato ospite di Radio Bianconera, durante Fuori di Juve, ed è tornato ovviamente sulla notizia del giorno, l'arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juve: "Questa dirigenza mi ha sorpreso, ma ho un pensiero cattivo: non hanno aspettato l'Udinese per esonerare Tudor, perché se avesse vinto, a quel punto sarebbe diventato difficile esonerarlo. L'idea ormai era quello, per questo hanno fatto questa entrata a gamba tesa. Sapevamo che era la terza scelta e forse l'errore è stato lì. Dovevano mandarlo via dopo il campionato e mandare al Mondiale Brambilla. Si doveva ragionare meglio sull'allenatore da subito. Hanno dato la fiducia a Tudor, che si è sentito un macigno sulle spalle tutte le domeniche".
E ha aggiunto: "Comolli ha deciso di fare così e ha scelto ora l'allenatore giusto, con esperienza, che ha vinto all'estero e in Italia. E' un grande tecnico, che ha fatto una grande gavetta. E ho apprezzato questo bagno di umiltà, accettando questo contratto fino a giugno. L'ho apprezzato molto. Spalletti avrà un difficile compito, quello di far capire innanzitutto chi sono i giocatori da Juve o meno. Dovrà far capire alla società e a tutti quelli che meritano di rimanere qui. Al di là della partita anomala contro l'Udinese, io ancora continuo a pensare che ci siano giocatori non da grandi traguardi. Il compito più arduo sarà proprio questo. Sono certo che Spalletti con i giocatori che ha farà il modulo giusto e non improvviserà come i suoi predecessori. Credo che potrebbe fare anche un 4-3-3. Utilizzerà i giocatori dove devono essere utilizzati e col modulo giusto. E poi finalmente abbiamo un allenatore che non guarda in faccia nessuno. Basti vedere cosa ha fatto con Totti e Icardi. Forse Locatelli smetterà di fare post su X, parleranno di meno e torneranno a fare i professionisti".
Tornando sulla partita, ha aggiunto: "L'Udinese ha lasciato spazi, e noi abbiamo giocatori che così vanno a nozze. La Juve soffre con chi si chiude, perché non ha inventiva in mezzo al campo. Abbiamo finalmente creato tanto, ma alla fine abbiamo segnato su due rigori e su un'azione normale, quindi le difficoltà rimangono". Mentre su Dusan Vlahovic ha ammesso: "So per certo che Vlahovic sta bene a Torino, credo che alla fine con Spalletti, grande motivatore, potrebbe convincerlo a rimanere. Ha recuperato tanti talenti, ci speravo già prima che rimanesse, ora con Spalletti ancora di più".
Ma c'è anche da recuperare Teun Koopmeiners: "Bisogna essere molto coraggiosi per continuare ad avere speranze, magari lo può trasformare alla Lobotka, ma non ha quelle caratteristiche. Nell'Atalanta giocava dietro le punte, però lui per ora è in condizioni atletiche disastrose. Il primo recupero deve essere atletico, poi quello psicologico. E poi dovrà trovargli una collocazione precisa".
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