Spalletti e Locatelli: dal gelo azzurro alla sfida bianconera, ora conta solo il bene della Juventus

Spalletti e Locatelli: dal gelo azzurro alla sfida bianconera, ora conta solo il bene della Juventus
Oggi alle 00:15Altre notizie
di Nerino Stravato

Il destino, a volte, ama giocare con le coincidenze. E così, dopo le incomprensioni in maglia azzurraLuciano Spalletti e Manuel Locatelli si ritrovano fianco a fianco alla Continassa. Stavolta però non come Ct e giocatore in un contesto dove si può scegliere e tagliare, ma come allenatore e capitano di una Juventus che, più che mai, ha bisogno di ritrovare un’identità e un’anima.

Il rapporto tra i due non è mai stato semplice. Tutti ricordano la delusione di Locatelli per la mancata convocazione a Euro 2024, quando Spalletti gli preferì Nicolò Fagioli, appena rientrato dopo la lunga squalifica per il caso scommesse. Una scelta che aveva fatto discutere, sia per i tempi che per il contesto, e che Locatelli aveva vissuto come un colpo difficile da digerire. Spalletti, dal canto suo, aveva spiegato con parole chiare: “Manuel ha buon piedequalità difensive eccezionali, forse è un po’ troppo conservativo per dove sta andando il ruolo.”

Parole che, a distanza di mesi, suonano ancora come un giudizio tecnico ma anche un segnale di distanza. Poi, qualche convocazione successiva in Nations League e una maglia da titolare contro la Francia non avevano del tutto sanato lo strappo. Il feeling, insomma, era rimasto tiepido.

Ora però lo scenario è completamente diverso. Alla Juventus Spalletti non potrà permettersi di scegliere tra LocatelliJorginho o Barella: avrà i giocatori che la rosa gli mette a disposizione, e tra questi c’è — eccome — Manuel Locatelli. Il capitano. Il simbolo di un gruppo che, pur con i suoi limiti tecnici e le sue fasi altalenanti, non ha mai smesso di metterci il cuore.

Perché se è vero che Locatelli può sbagliare una scelta o un passaggio, è altrettanto vero che è sempre il primo a buttarsi nel fango quando serve. È il giocatore che si sacrifica, che si sporca le mani per tenere in piedi la squadra. E questa Juventus, spesso troppo fragile sul piano del carattere, ha bisogno proprio di questo spirito.

Il tempo per ricucire il rapporto non mancherà: la stagione è lunga e, in casa bianconera, ogni giorno è buono per trovare nuove alchimieSpalletti e Locatelli dovranno imparare a conoscersi davvero, lontano dai riflettori azzurri e dentro la quotidianità della Continassa. Perché alla fine, al di là dei giudizi, delle scelte e dei passati equivoci, c’è un obiettivo che li unisce: riportare la Juventus dove merita.

E se entrambi riusciranno a mettere da parte l’orgoglio per sposare la causa comune, allora chissà: quella che un tempo sembrava una frattura potrebbe diventare una nuova forza. Perché quando la Juve chiama, i rancori devono lasciare spazio a una sola parola: vittoria.