Juve Champions vicina, ma cambia marcia per evitare brutte sorprese
L'obiettivo primario e minimo della Juve è il ritorno in Champions League, vitale sotto il profilo economico. Il traguardo non dista molto, ma i soli 11 punti conquistati in altrettante giornate provocano qualche brivido, comunque preoccupazione. L'imperativo quindi è di cambiare radicalmente marcia, affinché non ci siano brutte sorprese o comunque non si arrivi con l'acqua alla gola fino alla fine. La pratica va liquidata nel più breve tempo possibile. “Vinciamole tutte per chiudere al secondo posto” il monito di Cambiaso. Fermo restando la Coppa Italia, sarebbe un finale meno amaro rispetto ad un campionato in cui spicca l'enorme distacco dall'Inter, campione d'Italia in pectore. Magra consolazione, sia chiaro, ma se il distacco aumentasse dalla vetta sarebbe inammissibile per chi fino alla gara con l'Empoli aveva sperato nello scudetto. Tanto trattandosi dei rivali storici.
Gli ultimi sei turni per la Juve sono come un Giro d'Italia in cui tappe pianeggianti si alternano a montagne più o meno difficili da scalare. Sabato contro Cagliari, per esempio, sulla carta sembra una trasferta abbordabile, ma i sardi sono affamati di punti salvezza. Poi due scontri diretti: Milan allo Stadium e Roma in trasferta. Forse si deciderà dopo questa serie. Nelle ultime tre giornate la Salernitana (probabilmente già retrocessa ) a Torino, quindi trasferta in casa del Bologna, altra sfida contro una competitor per la Champions. Si chiude con il Monza che non ha nulla da chiedere alla stagione, ma guai a sottovalutare l'avversario. Quanti punti servono per centrare l'obiettivo? Allegri dice 7, ma forse anche meno se si pensa alla quinta italiana in Champions. Testa bassa e pedalare, tanto per restare nella metafora ciclistica.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178