Juve travolgente con l'Al Ain, ma restano i dubbi su Vlahovic e Koopmeiners

Juve travolgente con l'Al Ain, ma restano i dubbi su Vlahovic e KoopmeinersTUTTOmercatoWEB.com
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di Nerino Stravato
La Juventus esce dal match contro l’Al Ain con una roboante vittoria per 5-0, che conferma i progressi sotto la gestione Tudor. Una squadra compatta, aggressiva, con idee chiare e finalmente con un’anima riconoscibile. Tuttavia, in mezzo a tanta esultanza, due note stonate hanno attirato l’attenzione: il secondo tempo opaco di Teun Koopmeiners e i 20 minuti finali sottotono di Dušan Vlahovic.
 
Koopmeiners, un jolly da ritrovare
 
Il centrocampista olandese è subentrato nella ripresa, ma non ha inciso. È giusto ricordare che rientrava da un periodo di stop per infortunio, e la forma fisica non è ancora al top. Ma l’investimento da 60 milioni fatto la scorsa estate impone un’inversione di tendenza rapida. Tudor dovrà lavorare per inserirlo nel motore bianconero senza snaturare gli equilibri trovati. Il potenziale c’è, ma serve concretezza, soprattutto in vista delle sfide decisive del Mondiale per Club.
 
Vlahovic, segnali di addio?
 
Il caso più spinoso però resta quello di Vlahovic. L’attaccante serbo, entrato nei minuti finali, è parso fuori dal contesto tattico e mentale della squadra. Disconnesso, quasi ai margini. Una sensazione che si ripete ormai da settimane, e che alimenta le voci di un possibile addio. Il contratto in scadenza nel 2026, un ingaggio da 12 milioni l’anno e il mancato accordo sul prolungamento (con la Juve che chiede di spalmare l'ingaggio) complicano ulteriormente il quadro.
 
Negli ultimi giorni sembravano esserci spiragli per una ricucitura tra le parti, ma la prestazione di ieri riaccende i dubbi. E mentre Kolo Muani continua a convincere e la Juventus ragiona sull’opportunità di trattenerlo, il futuro di Vlahovic si fa sempre più incerto.
 
Due strade davanti a Dušan
 
Per l’ex Fiorentina le opzioni sono chiare: sfruttare al massimo ogni minuto in campo nel Mondiale per Club, convincere Tudor e provare a trovare con la società una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti. Oppure, accettare che le strade si stiano separando e prepararsi all’addio.
 
Nel frattempo, la Juve vince e convince. Ma alcune pedine devono ancora ritrovare il posto nel puzzle bianconero.