Juve-Vlahovic tra rinnovo e addio, ma occhio ad un rischio

Il rapporto tra la Juve e Vlahovic sembra destinato a chiudersi mestamente. Contro l'Al Ain all'esordio nel Mondiale per Club, solo 19 minuti per l'attaccante, quando il risultato era ormai abbondantemente in cassaforte. Statistiche emblematiche: zero tiri verso la porta avversaria, tre passaggi positivi, un duello vinto, un dribbling riuscito e due palloni persi. Insomma il trend delle ultime gare di campionato, in cui il giocatore sembrava completamente disconnesso dal contesto bianconero. Eppure Tudor al suo arrivo, aveva messo Dusan al centro del villaggio, salvo poi promuovere titolare Kolo Muani. Ora il francese ha buone possibilità di essere confermato, il suo collega di reparto no. 

La situazione tra la Juve e Vlahovic, però, non è così semplice. Come noto, dal primo luglio scatterebbe l'aumento dell'ingaggio a 12 milioni di euro. Troppi, in assoluto rispetto ala suo rendimento e comunque  alla politica del tetto ingaggi della società. Mesi fa Giuntoli gli propose la spalmatura dello stipendio, con diminuzione della parte fissa. Opzione respinta al mittente. la soluzione migliore a questo punto sarebbe la cessione, ma le pretendenti, a dire il vero, non sono tante. O meglio difficile un club possa offrire al giocatore quella cifra, vedi Milan. Mentre cerca un centravanti, la Juve comunque non demorde e vorrebbe offrire al giocatore 8 milioni di euro, 4 in meno di quanto gli spetterebbe nel caso in cui restasse. Sarà decisivo l'incontro tra Comolli e l'agente Ristic. Attenzione al rischio di permanenza fino alla scadenza del prossimo anno, quando Vlahovic potrà liberarsi a zero. Oltre al danno, ci sarebbe la beffa.