Juventus: l’equilibrio di Thiago Motta e il fattore Chiesa

Juventus: l’equilibrio di Thiago Motta e il fattore ChiesaTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 27 maggio 2024, 05:36Primo piano
di Mirko Nicolino
Si parla tanto in questi giorni dell'utilizzo di Federico Chiesa da parte di Thiago Motta: il numero 7 i problemi li risolve, perché crearsene ora?

In questi giorni si parla tanto del possibile impiego di Federico Chiesa alla Juventus sotto la guida tecnica di Thiago Motta. Inevitabile che se ne parli in primis per una questione contrattuale: l’ex viola è in scadenza nel 2025 e senza rinnovo potrebbe accordarsi a zero con un altro club a inizio 2025. Una beffa per il club bianconero, che però a detta del diretto interessato non è all’orizzonte, poiché il numero 7 ha ribadito nelle passate settimane che la sua priorità è sempre la Juve.

Le parti si incontreranno nei prossimi giorni con l’obiettivo di chiudere la partita il più presto possibile. La bilancia pende dalla parte del prolungamento, anche se non lungo sin da subito. Poi, si parlerà della questione tattica perché secondo alcuni addetti ai lavori (non lo dice solo Gianluca di Marzio di Sky Sport), anche per Thiago Motta, così come per Massimiliano Allegri, Chiesa sarebbe difficilmente collocabile.

Si tratta di una versione a cui personalmente non credo: i calciatori quelli bravi i problemi li risolvono e non li creano. Semmai, la questione è di equilibrio. Allegri lo aveva trovato con il 3-5-2 e non potendo relegare Federico al ruolo di quinto, lo ha adoperato da seconda punta ma partendo prevalentemente da sinistra. Se davvero il nuovo allenatore della Juventus adotterà un 4-2-3-1, quindi con una punta e tre elementi a supporto, gli esterni dovrebbero essere molto bravi a fare le due fasi e su quella difensiva Motta non sembra transigere.

Insomma, posto che Vlahovic sarà il terminale offensivo centrale, alle sue spalle si dovrebbe incastrare un centrocampista dalle caratteristiche di Ferguson o Koopmeiners per fare le due fasi e aiutare il centrocampo in transizione negativa. Sugli esterni, invece, servirebbe qualità, gamba e diligenza tattica, poiché il 4-2-3-1 è di fatto un 4-4-1-1 in fase di ripiego. Kenan Yildiz, in questo senso, sembra potersi adattare bene con le sue caratteristiche, ma la domanda che dobbiamo porci è: due mediani (ovviamente dipenderà da chi arriva anche in quel ruolo) sarebbero in grado di supportare tanti elementi offensivi?

Fasciarsi la testa oggi mi pare alquanto prematuro. Fino a quando Motta non avrà la squadra in mano ogni previsione è quantomeno azzardata. Il tempo, al solito, ci darà le risposte, ma con la disponibilità di tutti, tanto lavoro e le pedine giuste, non è da precludere alcun incastro.