La Juve è questa e Tudor è il suo profeta - Le contropagelle di Marco Sanfelici

di Marco Sanfelici
DI GREGORIO 6: Prende 2 reti con nessuna colpa e para il parabile. Non è lui il problema in questo disastro.
KALULU 5: Kempf parte a fari spenti e Pierre guarda il lago. Morale, partita in salita. Dopo non fa granché per farsi perdonare, ma anche se lo facesse, la macchia rimarrebbe. E’ vittima di uno schieramento a 4 ibrido e mal disegnato.
RUGANI 4: Pericoloso in area, dato che continua a tenere Morata, non sapendo cronicamente come anticipare. Ansioso nel liberarsi del pallone, che fa il più rapidamente possibile, indirizzandolo sempre a qualche giocatore avversario. Ha il senso della posizione centrale, come io assomiglio a Rodolfo Valentino. E questo sarebbe il sostituto di Bremer? (JOAO MARIO S.V.: Per capire la sostituzione ci vuole il master al Campus Einaudi)
KELLY 5,5: Troppo bello continuare sulla scoperta di un laterale inaspettata, quindi lo inventiamo secondo centrale e pazienza se le certezze vanno a catafascio. Francamente, nel buio profondo, è colui che ogni tanto emana un barlume, sotto forma di intervento deciso e pulito. Su uno di questi, Ayroldi lo ammonisce dimostrando la sua completa nullità in fatto di personalità e nel contempo la sua prona sottomissione al volere del Palazzo.
CAMBIASO 5: Da quasi 2 anni non gioca sulla fascia da terzino, cosicché alla non perfetta forma, si aggiunge anche la complicazione del modulo. La sua prestazione è il paradigma di come impiegarlo e di come no. Nico Paz se lo mette in tasca, come già fatto con tanti altri difensori che lo affrontano frontalmente e raddoppia, ma è vietato dalla Costituzione impiegare Cambiaso da marcatore! Verso la fine dell’incontro, liberato da Thuram, Andrea fa partire una “lecca” che non sorprende Butez, ma che chiarisce per quale motivo in Inghilterra lo apprezzino. Di tutto ciò, Tudor ne ha concione? (KOSTIC S.V.; Cambio che non serve a niente)
KOOPMEINERS 5,5: Meglio delle volte in cui non andava oltre il 5, ma della stessa sostanza. Opinione personale: qualcuno lassù obbliga il mister ad utilizzarlo, vista la “paccata” di euro spesi per fare contento Percassi. Scaglia 2 tiri serviti da Yildiz e Cico contro le schiene di lariani coricati a terra. Calcia una punizione discreta, ma troppo alta. Fa “casino”, tanto. Soltanto. (Mc KENNIE S.V.: Come abbassare il centrocampo di 20 metri: se con Koop la palla è più avanti, con Weston il Como ringrazia.)
LOCATELLI 6: Unico errore vistoso: il tiro a giro che finisce sulla spiaggia di Moltrasio. Per il resto tiene in ordine una terra di mezzo arrancante. Serve Koop in fuorigioco per un niente, sull’unica azione degna della giornata e che termina col goal annullato a David. Signori miei, Locatelli è l’unico centrocampista che sa verticalizzare e Tudor se ne priva nell’ultima parte della gara per Vlahovic, giocando con 2 punte e senza chi le può rifornire. Geniale! (VLAHOVIC 6: la disperazione più nera non obnubila a tal punto la mente umana, mister. Eppure Dusan fa da solo più di tutti gli attaccanti, o presunti tali, in tutta la partita. Centra la porta su punizione e Butez si deve disimpegnare, va al tiro non vedendo altre soluzioni, fa alzare le traiettorie dei traversoni, visto che di testa può giocare. Si vede che lassù considerano Dusan già un ex, da vendere a gennaio e così dicono al mister di comportarsi di conseguenza)
THURAM 6,5: È vero, si mangia un goal che darebbe ben altro colore alla trasferta, ma da lui, solo da lui partono le azioni pericolose. Solo lui si lascia a terra gli avversari che gli si oppongono. Solo lui ha voglia di solcare il campo con l’idea di far male. Senza Locatelli, scende al livello della difesa e saluta la porta del Como con un telegramma, tanto è lontana.
CONCEICAO 6: Cico è fonte di pensieri e grattacapi per Fabregas. Ne fa ammonire 2 e Smolcic lo sta ancora cercando. Peccato che in area del Como la consistenza della pericolosità juventina sia paragonabile a quella di Bambi davanti a un leone.
YILDIZ 5,5: Ha una grande nostalgia della sua nazionale, nella quale ci si industria a preservarlo da fatiche immani e lo si mette in condizione di lasciare il segno in situazioni di lucidità e freschezza atletica. Esattamente il contrario che deve patire nel gioco della Juve, chiamato a rincorse, azioni personali con i compagni che stanno a guardare, spompamenti assortiti in mezzo a raddoppi e triplicate. Da una di queste parte il contropiede che piazza Nico Paz solo davanti a Cambiaso e conseguente raddoppio. Naturalmente tutti quelli che peroravano il 433, ora se la prenderanno con Cambiaso. Il grave è che molti di costoro si arrogano la patente di opinionisti, causando un’irrimediabile diseducazione in appassionati già di per sé poco colti.
DAVID 5: La traversa di Villareal gli ha cambiato i connotati. A tal punto che al fischio iniziale si eclissa in una “comfort zone” di suo gradimento e scompare. Ricompare correggendo in porta un cross basso di Koop, ma non vale per offside dell’Olandese Fantasma. Ciò nonostante il mister lo tiene dentro fino al fischio finale, illudendosi che con 2 punte si possa...vincere.
TUDOR 4: Si gioca in una sola gara tutti i bonus disponibili. Dopo la serie di errori pacchiani che accumula contro il Como, non ha più a disposizione nulla che lo possa salvare. Non si cambia modulo di fronte alla mancanza del giocatore che ne dà solidità, perché si va ad intaccare le conoscenze del gruppo e si paga dazio. Di fronte ad una squadra talentuosa, ma fragile che ha in Vojvoda il marcantonio ça va sens dire, si gioca con una punta di peso e non di movimento. Se si hanno difficoltà di manovra, non ci si priva dell’unica fonte di gioco. Come se Eupalla si divertisse, appena privata la squadra di un centrocampista bravo nell’interdizione, il Como riparte e raddoppia e poi delle 2 punte ci si serve come di un ghiacciolo al polo nord. Continuo ad avere la sensazione che Tudor lasciato lavorare libero, abbia ottenuto risultati egregi e che ora qualche suggerimento “spintaneo” stia arrivando, acuendo un certo distacco tra lui e la dirigenza. Tira un’aria davvero pesante e la trasferta contro il Real potrebbe essere una rivisitazione di un noto brano di Luigi Boccherini: “la ritirata di Madrid” per quartetto d’archi e chitarra.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
