Laudisa: "Nel rapporto deteriorato tra Juve e Vlahovic i dispetti vanno messi in conto"

Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Carlo Laudisa ha analizzato la situazione di Dusan vlahovic, che con il passare dei giorni diventa sempre più un problema per la Juventus: "Il serbo nel corso della spedizione statunitense ha segnato 2 gol (uno su rigore), ma ha anche dimostrato di essere un pesce fuor d’acqua nel gruppo di Tudor. Al rientro in Italia Comolli vuole uscire dagli equivoci, ma al momento non si intravvedono segnali di disponibilità dell’attaccante e del suo entourage. Quel contratto in scadenza tra un anno con uno stipendio da 12 milioni netti è una sorta di spada di Damocle per il club. Lui lascia intendere di poter restare a Torino senza rinnovare. Una sventura per i vertici bianconeri, a caccia di risorse (e di risparmi) per finanziare il nuovo corso tecnico. Quindi i dispetti sono da mettere nel conto in un rapporto ormai deteriorato: da entrambe le parti.
Né all’orizzonte si scorgono spasimanti di Vlahovic, capaci di scuotere il giocatore. In queste settimane le proposte dal mondo arabo, come quelle dalla Turchia, sono state respinte in maniera netta. La Premier League non si è mai fatta avanti concretamente. Sullo sfondo resta solo quell’ipotesi di scambio proprio con Osimhen, sorta quando Conte non aveva ancora espresso la sua decisione e il Napoli pensava al mercato insieme a Max Allegri. Quella prospettiva è ormai evaporata e tutti sono costretti a vivere alla giornata. Anche perché l’ipotesi di un ingresso in scena del Milan è stata frenata al primo approccio dall’attaccante, nonostante il tecnico livornese: lui non scende sotto quota 8,5 milioni all’anno".
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