Porrini a RBN: "Juve, io continuerei con la difesa a tre. Senza Vlahovic meglio due punte"

Porrini a RBN: "Juve, io continuerei con la difesa a tre. Senza Vlahovic meglio due punte"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
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di Daniele Petroselli

A Radio Bianconera, nel corso di Fuori di Juve, è intervenuto un ex come Sergio Porrini, che è partito dal caso Bremer e la sua sostituzione: "Sono i classici momenti questi in cui un allenatore non vorrebbe trovarsi, perché non era prevista una cosa del genere. E' una tegola importante questo infortunio. A essere onesto, non vorrei essere in Tudor, avrà bisogno del suo staff per fare la scelta migliore. Ma non è facile cambiare in poco tempo, anche passare da una difesa a tre a quella a quattro. Io continuerei con una difesa a tre, vedendo i risultati. Gli interpreti? Lui li vede tutti i giorni e saprà scegliere. Se poi ci fossero dei problemi, allora si dovrebbe pensare a un cambiamento".

Mentre sull'attacco ha detto: "Mettere due punte? Siamo sempre lì, a volte i due trequartisti ti danno imprevedibilità, ma tante volte hai la sensazione di avere poco peso in attacco e metti due punte. Io penso che alla fine dipende dagli interpreti. Vlahovic mi dà la sensazione che voglia giocare da solo. Senza Vlahovic allora meglio due punte per avere più peso".

Continuando poi su Tudor, ecco il parere di Porrini: "Integralista lui? E' importante avere un'idea principale e avere l'umiltà di poterla cambiare se le cose non dovessero andare bene, come ha fatto lo scorso anno Conte a Napoli. Devi avere l'umiltà di cambiare, ma all'inizio se vuoi dare un'organizzazione devi partire con un concetto. Se poi qualcosa non quadra, devi cambiare. I tecnici bravi cambiano se il momento non è buono".

Sulla società che sta cambiando, ha ammesso: "E' presto per valutare il lavoro di Comolli, ma la sensazione degli ultimi anni è che a livello dirigenziale sia mancato qualcosa. Il Milan ha capito che mancava un allenatore forte e un direttore sportivo abile che fosse bravo a creare quel rapporto calciatore-allenatore e il feeling giusto. E ha preso Allegri e Tare. E dà la sensazione di essere cresciuto. E da questo punto la Juve deve crescere, speriamo ce la faccia con queste decisioni".

Infine sul rinnovo di Yildiz è chiaro: "Ormai è un calcio dove la gente non si stupisce più che ci siano le bandiere, ma sono i soldi a muovere tutto ormai. E' logico che Yildiz, per quello che sta facendo, è il calciatore che dà la sensazione di poter diventare il trascinatore di questa Juve. Ma il calcio è cambiato e devi guardare a livello economico ad avere un bilancio corretto. Puoi anche raddoppiargli l'ingaggio, ma se arriva una squadra che gli da 10 che fai? Poi succedono i casi come quello di Lookman. E' il progetto che fa vincere campionati e Champions. Io lo terrei ma non devo diventare ostaggio del calciatore e del suo entourage".