Quando la Juventus è Amore: la lettera di un tifoso inviata a BN

Il calcio è strumento attraverso cui manifestare uno dei sentimenti più belli che ci siano in assoluto: l'amore. Amore, che, talvolta, va citato con la "A" maiuscola, soprattutto quando si parla di Juventus. La dimostrazione di ciò che abbiamo appena detto ha colpito l'attenzione della nostra redazione in primis: ci è giunta una lettera, scritta da un tifoso di Madama. Il suo nome è Massimiliano, ha 51 anni ed è follemente preso dai colori bianconeri, che lo portano a fare dei sacrifici, difficili se dietro non si è mossi da qualcosa di così bello e profondo. Di seguito, riportiamo la sua lettera, in cui emerge anche il perchè sia così follemente innamorato della Vecchia Signora: la Juventus è famiglia. Ecco la lettera:
"Ci sono cose che nella vita si fanno solo per amore e, per me, la Juventus è Amore. Spendere 200 euro per un biglietto, prendere un aereo da Brindisi a Malpensa, noleggiare una macchina direzione Torino, per poi tornare la mattina dopo con l'aereo delle 06:20 per andare a lavorare, senza aver dormito un minuto , sono cose che si fanno solo ed esclusivamente per amore...non c'è razionalità...quando all'inaugurazione dello Stadium, il presidente disse che quello stadio sarebbe stata casa nostra, aveva ragione...non è retorica, io lì mi sento a casa mia, mio sento insieme alla mia famiglia. L'altra sera ho percepito l'amore incondizionato che i tifosi hanno ancora verso questa squadra...e questa sensazione mi ha dato una gioia dentro che non si può spiegare...è vero che, mancando i gruppi organizzati, il tifo non è coordinato, va a sprazzi e più umorale, in quanto segue l'andamento della partita...ma, poi, guardi le facce di chi ti sta accanto, vedi bambini, uomini, donne e anziani...tutti con la stessa espressione piena d'amore verso questa squadra...fuori dallo stadio, nello store, si sentiva l'aria, quella che io chiamo frizzante e questo ti fa sentire felice...non è facilmente spiegabile questa sensazione: è quella cosa che ti fa dire "sono nel posto giusto". Io ho 51 anni e sono orgoglioso di essere juventino e di far parte di questa famiglia allargata...voglio chiudere dicendo che noi siamo diversi dagli altri; e anche questa non è retorica: due file sopra di me, c'era un ragazzo con la fidanzata interista con maglia e sciarpa annessa e nessuno si è permesso di dire nulla. In altri stadi, posso assicurare che non sarebbe stato così...delle partita non parlerò, perchè, in queste righe, volevo solo parlarvi d'amore e di ciò che si fa esso..."
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