Siamo alle solite: con questa Juve del doman non v'è certezza

Tutto bene quel che finisce bene: la Juve del secondo tempo cambia marcia e conquista altri punti verso la qualificazione ai playoff di Champions League. La prima frazione di gioco però ha messo in evidenza gli annosi problemi della squadra, priva di grinta, senza una rotta ben precisa e con tanti errori tecnici, gratuiti. Emblematici i fischi del pubblico. Il Pafos poteva andare in vantaggio in diverse occasioni. Lo stesso Spalletti ha utilizzato l'aggettivo "imbarazzanti" per definire alcune situazioni, oggettivamente inconcepibili a questi livelli. Nella ripresa la scossa emotiva, ma soprattutto tattica, con il 4-2-3-1 che potrebbe essere il modulo del prossimo futuro.. Alla fine contava vincere e così è stato. I problemi però non so no risolti, anzi. Serve continuità di risultati, in Europa e in Italia. Ma anche trame di gioco riconoscibili. 

La Juve attuale però non dà nessuna certezza. Questione tecnica, forse mentale. I singoli. Era attesa la prima da titolare di Zhegrova. Qualche buona giocata, ma troppo poco per un giocatore dal quale ci si aspettava molto. Certamente rimandato il giudizio. Il suo sostituto, Conceicao, si è rivelato decisivo a livello di scossa. Al momento tra i due non c'è dubbio chi scegliere. Male anche Miretti, con una prestazione condita da una serie di errori inammissibili. Koopmeiners ormai è accertato debba tornare a centrocampo, la sua zona di competenza. David si salva per il gol. Yildiz il migliore, ma questa non è più una notizia. S conferma affidabile McKennie, a prescindere dalla bella rete stile centravanti. Dunque passo avanti importante della Juve in Champions, ultimi due step Benfica e Monaco. Domenica torna il campionato. Si va a Bologna per cancellare il tonfo di Napoli e risalire in classifica. Nessuna certezza su quale versione della Signora vedremo.