Juve-Pafos, le contropagelle di Sanfelici: "E' un brodo primordiale"

Juve-Pafos, le contropagelle di Sanfelici: "E' un brodo primordiale" TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:20Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Il giorno dopo la vittoria della Juve contro il Pafos in Champions League, le consuete contropagelle di Marco Sanfelici

Le contropagelle di Marco Sanfelici per la Juve a due facce, nella vittoria di Champions League contro il Pafos. Spiccano i voti di McKennie e del solito Yildiz.  

DI GREGORIO  6  Non infierisco, ma sul tacco di Correia è in ritardo; sul palo di Anderson Silva arriva a coprire con calma; a momenti combina una frittata da “Guinnes dei Primati” addormentandosi col pallone tra i piedi in piena area, mentre sopraggiunge un avversario. Salva però su una retro giocata di Cambiaso sullo 0 a 0 e allora non infierisco.

KALULU  6  Non è un terzino di ruolo e paga la velocità delle ali cipriote. Lo aiuta l’esperienza e la grande capacità di recupero.

KELLY  5,5  In settimana qualche grande giornalista lo ha fatto sparire dal Televideo inglese. La condizione non lo agevola e forse le troppe battaglie da centrale lo stanno sfiancando. Stranamente fragile anche negli appoggi più elementari.

KOOPMEINERS  6  E’ il primo ad avere un’occasione per andare in vantaggio, ma la palla schiacciata di testa, rimbalza troppo e finisce nelle braccia di un tifoso in curva nord. Dopo di che la sua andatura compassata lo espone alle folate avversarie. Quanto c’è bisogno di ritornare alla difesa con Bremer…

Mc KENNIE  7  L’americanino che apre le porte della qualificazione. E’ tra i meno pessimi nella prima parte della gara e cresce a vista d’occhio nella ripresa. Merita la rete del vantaggio perché va a segnare con la spietatezza del bomber (ricordo un goal così di Tevez contro il Genoa), dimostrando che lui sì, ha la testa sgombra da orpelli.

LOCATELLI  5,5  Serata non tra quelle degne di ricordo. Regge la squadra nei momenti sofferti con entrate a recuperare la palla o a spezzare il fraseggio cipriota. Non incide nella costruzione della manovra e dopo aver perso un’occasione per troppa lentezza, oltre a beccare un’ammonizione che solo Manzano vede, Spalletti lo sostituisce (OPENDA  6  Tira a botta sicura, ma un difensore gli devia la palla in corner. Si dedica ad allargare la difesa)

MIRETTI  5  Povero ragazzo, recita la parte della vela attaccata ad un albero rotto, sotto i colpi dei marosi. Non ne azzecca una, manco per sbaglio. Una parvenza di normalità quando, con l’uscita di Locatelli, il mister lo posiziona in mezzo a cucire il gioco, ma dura poco e meno male (THURAM  6  Mica succede la rivoluzione con lui dentro, per lo meno ritorna un briciolo di pulizia nella terra di mezzo)

CAMBIASO  6,5  Partita di spessore e di grande sbattimento. Esordisce però da paura e buon per lui e per noi che il rimpallo verso la porta amica non è micidiale e nella direzione di Di Gregorio. Poi però la partita si fa intensa e Andrea inizia a mettere palloni in area dopo sgroppate bestiali. Ha il grandissimo merito di buttarsi dentro con impeto e servire l’assist a Weston per l’1 a 0.

ZHEGROVA  5  Calciatore tecnicamente superiore che però gioca per se stesso. Non va mai sul fondo e non serve un compagno in profondità manco sotto minaccia armata. Conclude un paio di volte con tiracci da cancellare. Uomo da far entrare negli ultimi 20 minuti e non prima (F. CONCEICAO  7,5 Spalletti non ci sta a prendere paga per 2 volte di fila e lo presenta al fischio d’inizio del secondo tempo. Chico lo ripaga spaccando la partita, scusate se è poco. Squinterna la difesa avversaria con finte, controfinte, inserimenti a fondo campo e ripartenze fulminanti. Il secondo goal è frutto di una sua corsa degna di Speedy Gonzalez, ma precedentemente va al tiro sottomisura con parata di Michael)

YILDIZ  8  El Hombre del partido. Motore, anima, sostanza, luce esplosiva della Juventus. Non segna, ma fa segnare David, che di per sé é un’impresa. Parte e riparte un numero imprecisato di volte, lasciando spesso il marcatore sul posto. E’ un piacere vederlo giocare e che duri a lungo. (CABAL 6 Entra verso la fine, ma stavolta con il piglio giusto. Anzi, va anche vicino alla rete. C’è bisogno di tutti, quindi anche di lui)

DAVID  6,5  Esecutore del raddoppio con gli spalti in attesa di sperare di non dover esplodere contro di lui. Eh già, perché dopo una “ravata” simile sullo 0 a 0 a 2 passi dalla porta pressoché sguarnita, verso la fine del 1° tempo, ha solo Pacione come precedente. Tutto è bene quel che finisce bene, ma  guai se avesse sbagliato… Non riempie l’area, ma si sapeva; traccheggia non poco e si deve svegliare quanto prima (ADZIC  6  Vicino al goal in poco tempo, ma la palla finisce in angolo)

SPALLETTI  6   Si riprende dal disastro sotto il Vesuvio, ma la vittoria assomiglia tanto all’assunzione di un buon brodo che, essendo una vittoria in Europa, laddove la Juve era avvezza a farne collezione, può considerarsi “primordiale”. Di fatto la partita riapre le speranze di qualificazione al turno diretto per passare agli ottavi, anche se in ballo resta la possibilità di entrare nelle squadra dal nono al sedicesimo posto. Miretti e Zhegrova risultano due delusioni forti e solo il ritorno ai “soliti noti” aggiusta la prospettiva. Bremer è tornato in gruppo e forse con lui in campo il mister si potrà dedicare ad escogitare qualcosa di più credibile. La soddisfazione per aver mosso decisamente la classifica in Champions League viene moderata dai tanti e ripetuti errori che si vedono in campo e la gigantesca difficoltà in fase realizzativa. Comunque sia, a fine gennaio Mourinho farà visita all’Allianz Stadium col suo Benfica rigenerato dalla vittoria sul Napoli e si finirà a Montecarlo, dove potrebbe esserci il rendez-vous con il Polpo Pogba. 6 punti sono un sogno, 4 sarebbero forse sufficienti per un play off con il ritorno a casa nostra. Staremo a vedere.