Verso Juve-Fiorentina, Ferrari: "Dobbiamo pensare a fare bene in campionato già con i bianconeri"
Intercettato dai microfoni de La Repubblica, il direttore generale della Fiorentina Alessandro Ferrari ha analizzato il difficile momento attraversato dalla squadra che è stato affidata recentemente a mister Paolo Vanoli, chiamato ad affrontare già il big match contro la Juventus di Luciano Spalletti:
"L'addio di Pradè? Allora, sabato esce di scena Daniele, domenica perdiamo con il Lecce, lunedì ci ritroviamo qui, martedì esoneriamo Pioli e chiamiamo Galloppa ad interim, mercoledì annunciamo Goretti nuovo ds, giovedì giochiamo in Conference, venerdì arriva Vanoli, sabato partiamo per Genova e domenica siamo in campo. Sì, sono stati giorni complicati. Daniele probabilmente era arrivato alla fine di un ciclo e già alla fine della passata stagione voleva lasciare
Perché abbiamo scelto Vanoli? Ci è piaciuta tantissimo la convinzione di calarsi in una situazione come quella nella quale ci troviamo noi oggi con entusiasmo e determinazione. E poi ha avuto esperienze importanti, in prima persona o come vice, conosce Firenze e ha vinto qualcosa qui. Quando l’ho incontrato abbiamo avuto un colloquio di tre ore in cui ha parlato con franchezza e lucidità. Pensiamo che sia la persona giusta per affrontare questo momento
Come si esce da questa situazione? Ci vorrà del tempo. Il discorso della scintilla – ogni partita aspettavamo la scintilla... – alla fine ci si è ritorto contro. Per cui adesso è bene sapere che rialzarsi non sarà una cosa immediata, ma come ha detto Vanoli a Genova qualche segnale c’è già stato. Queste due settimane di sosta sono molto importanti, hanno permesso al nuovo allenatore di studiare bene tutto. È molto preciso e puntuale, in pochi giorni ha voluto sapere tantissime cose. Dal cibo a come funziona il Viola Park. La Serie B ci fa davvero paura? Siamo preoccupati? Dobbiamo esserlo perché la classifica oggi è quella e sarebbe sbagliato pensare diversamente. Commisso che dice? È il primo a soffrire di questa situazione perché come noi ci credeva tanto e ci ha dato tanto, tutto quello che gli abbiamo chiesto. Purtroppo con questi risultati non gli stiamo dando nessun motivo di soddisfazione. Come sta il presidente? Ha subito un’operazione e gli serve tempo per ristabilirsi al cento per cento. Conoscendolo fino a quando non sarà in forma per affrontare il viaggio e la permanenza in Italia, non verrà a Firenze. E Rocco, insieme a sua moglie Catherine, manca tanto anche a noi perché quando è stato qui è sempre stato di grande aiuto
Come si gestisce il salto all'indietro? Abbiamo fatto un mercato importante e abbiamo preso un allenatore di prestigio come Pioli, ma probabilmente abbiamo sbagliato a creare un’aspettativa così alta. Forse era meglio fare un passettino alla volta e dire “vediamo dove possiamo arrivare”. Invece dopo i primi due pareggi la situazione è precipitata e oggi dobbiamo resettare tutto, trasmettendo fiducia e positività ai giocatori e, se possibile, riportando un po’ di entusiasmo. La paura, come ha detto Vanoli, può essere anche un aspetto positivo se la sappiamo gestire. E poi dobbiamo sperare di riconquistare la città, ma questo possiamo farlo solo con i risultati
Vincere Coppa Italia o Conference salverebbe la stagione? Tutto il lavoro che abbiamo fatto in estate era mirato a vincere un trofeo. Oggi, però, dobbiamo pensare soprattutto a fare bene in campionato già dalla partita con la Juve, e dopo penseremo alla Conference. Un passo alla volta, appunto".
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