Amauri: "Mi cercarono Roma e Milan ma scelsi la Juve. L'addio ai bianconeri andò così"

Amauri: "Mi cercarono Roma e Milan ma scelsi la Juve. L'addio ai bianconeri andò così"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 20:40Altre notizie
di Daniele Petroselli

L'ex Juve Amauri ha parlato a La Gazzetta dello Sport. E della sua carriera ha ricordato alcuni particolari: "Mi cercò la Roma? Sì, ma non c’erano solo i giallorossi. La Roma mi cercò e Baldini, il vice di Spalletti, mi disse che sarei stato perfetto per fare coppia con Totti e che anche Francesco sarebbe stato contento. Mi voleva pure il Milan: Ancelotti mi aveva messo in cima alla sua lista per il dopo Inzaghi. Ma andai alla Juve. Un mondo bellissimo, diverso. C’era una cultura della vittoria difficile da spiegare. Io giocavo in un attacco stellare con Trezeguet, Del Piero e Iaquinta. Conservo ricordi stupendi, su tutti la vittoria col Real. Io a Madrid? È vero, era un desiderio di Mourinho. Tramite Bronzetti mi fece sapere che mi avrebbe voluto nel suo Real. Ma sa, io alla Juve giocavo e stavo bene, non ci pensavo". 

E ha aggiunto: "L'addio alla Juve? Avevano altre idee, chi mi aveva portato a Torino non c’era più. Fu una scelta della società, mentre a Conte piacevo. Mi prese da parte e mi disse ‘per me partite tutti da zero, giocati le tue carte’. Diciamo che non me ne fu data l’occasione. Sono finito fuori rosa ad allenarmi con i ragazzini, una brutta chiusura. Potessi tornare indietro, cambierei qualcosa? Sì, qualcosa sì, soprattutto nelle scelte. Mi gestirei meglio. Per esempio, nel 2010, dopo l’esordio con l’Italia mi feci male e invece di fermarmi continuai a giocarci sopra. Ho fatto quattro mesi da fantasma, andando in campo con i dolori e finendo a scontrarmi con i tifosi della Juventus".