De Paola: "In questa Juve manca qualità. Dalla squadra alla dirigenza"
"In questa Juve manca qualità. La cifra di questa Juve è diventata la modestia. Nel 2018 la Juve andò a Madrid a un passo dalla qualificazione in Champions, ora accontentarsi di aver perso solo 1-0 e di essere stati ogni tanto pericolosi è l'emblema della decadenza della Juve che conoscevamo". Lo ha detto il direttore Paolo De Paola, intervenuto a TMW Radio. "Vedere la Juve ridotta così non va bene. Ma che testa alta, c'è una modestia che fa paura. Ha dovuto stringere i denti per controbattere la qualità incolmabile del Real. Ma la sua qualità era veramente scadente".
Ma ha continuato su questo argomento: "Ho sempre l'impressione che alla Juve da cinque anni a questa parte ci siano degli impiegati. La Juve non può essere questa modestia. Dal 2018, quella Juve è un ricordo lontanissimo. Storicamente compete contro le big europee, ora non è più quel periodo. Non è quello di arrabattare una sconfitta onorevole contro il Real la sua dimensione. Dirigenti sbagliati, proprietario a cui non gliene importa molto, sono tutte cose che fanno dire che è uno spogliatoio povero di valori, di qualità. E poi anche un tecnico modesto. Ed è una cosa che vediamo da 5 anni".
E ha concluso dicendo: "Era necessaria questa seconda rivoluzione? Motta ha fallito, ok, Giuntoli aveva ancora due anni di contratto, potevi tenerlo mettendogli al fianco un dg o un altro dirigente e lo lasciavi fare dal punto di vista calcistico. Che senso ha fare una seconda rivoluzione? Stiamo andando verso un nuovo fallimento e quindi si farà un'altra rivoluzione in estate? Ho la sensazione che alla Juve ognuno voglia salvare se stesso".
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