Corsport, Juve al bivio: mercato invernale blindato, Comolli tra numeri e necessità

Corsport, Juve al bivio: mercato invernale blindato, Comolli tra numeri e necessitàTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:42Altre notizie
di Massimo Reina
fonte Corriere dello Sport
Damien Comolli e la Juventus devono fare i conti con vincoli finanziari strettissimi imposti dalla Uefa. Niente voli pindarici a gennaio.

La Juventus entra nel mercato invernale con il freno a mano tirato. Come spiega il Corriere dello Sport, che ha fatto il punto della situazione, ogni investimento sarà calibrato al centesimo: Damien Comolli si trova di fronte al “controllo dell’oste”, con la Uefa pronta a monitorare ogni mossa dopo un triennio difficile in bilancio, con stipendi alti e minusvalenze in arrivo, come quella legata a Douglas Luiz. Persino il rinnovo di Kenan Yildiz è sospeso, non per mancanza di volontà, ma per pura opportunità economica.

L’obiettivo principale del mercato è chiaro: aggiungere un centrocampista – possibilmente un regista – per garantire a Luciano Spalletti maggiore equilibrio a centrocampo. La mediana, infatti, resta scoperta: Koopmeiners è stato arretrato, McKennie resta un jolly versatile ma non un titolare fisso, mentre Yildiz e Conceiçao stanno ancora cercando continuità.

Sul fronte difensivo, i ritorni di Cabal e Kelly offrono maggiore profondità, ma la situazione di Joao Mario resta un’incognita: il portoghese, arrivato nello scambio con Alberto Costa, fatica a integrarsi e finisce nella lista dei cedibili. Tra acquisti e possibili cessioni, ogni mossa dovrà essere precisa e ponderata, perché Comolli non può permettersi spese folli, nemmeno se il mercato offre occasioni interessanti come Ayyoub Bouaddi del Lille.

In sostanza, il mercato invernale della Juventus sarà guidato da un unico faro: sostenibilità finanziaria e utilità immediata. Gli investimenti mirati saranno concentrati su elementi capaci di dare un impatto diretto in campo, soprattutto nella corsa al quarto posto in campionato e nella gestione del percorso europeo. Nessun volo pindarico, dunque: a Torino il mantra è chiaro, ogni milione conta.