De Canio: "Ventrone mi consigliò Conte a Siena. Era già un 'mastino' all'epoca"

De Canio: "Ventrone mi consigliò Conte a Siena. Era già un 'mastino' all'epoca"
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di Daniele Petroselli

Mister Luigi De Canio a TMW Radio ha parlato della sua carriera di allenatore e ha ricordato l'esperienza in panchina a Siena al suo fianco di Antonio Conte, che aveva appena smesso con la Juventus: "Perinetti mi chiamò a gennaio 2005 perché erano penultimi in classifica, Simoni non stava bene e spesso doveva lasciare al secondo. Per questo cambiarono tecnico e mi dissero di non portare se non un secondo e di lavorare con lo staff che già c'era. Avevo però dato la mia parola a Ventrone e gli dissi che se salvavo la squadra, mi sarei portato tutto lo staff mio. Così fu e Ventrone mi consigliò di portarmi dietro Conte, che aveva appena smesso di giocare. Avere persone di qualità attorno per me è solo un modo per fare meglio il mio lavoro, per questo gli dissi sì e convinsi anche Perinetti. Conte mi chiamò per un colloquio e mi chiese di utilizzarlo non solo per mettere i birilli in campo.

E io gli dissi che sarebbe stato accanto a me per fare l'allenatore. E così è stato. Io ascoltavo le sue idee, spesso ce le scambiavamo e lavorammo molto bene. Spesso lavorava con i difensori, poi con i centrocampisti, lavoravamo entrambi scambiandoci i reparti. Era un mastino già all'epoca. Mi ricordo la sua determinazione, la sua forza nell'imporsi con i giocatori. E qualche volte qualche scontro verbale ci fu con Tudor, che avevo in rosa".