Morace sull'impresa di Girelli e compagne all'Europeo: "Ora la gente si accorge che esistiamo"

"Ora si comincia a far vedere il calcio femminile in tv e la gente si accorge che esiste. Per me quello che è stato ottenuto non è un punto di arrivo ma di partenza per progettare e investire, per cominciare a pensare che il calcio femminile può essere valorizzato. Bisogna crederci". Lo ha detto all'ANSA Carolina Morace, una delle calciatrici più importanti a livello nazionale, che ha commentato così l'impresa di Girelli e compagne agli Europei: "La mia generazione vinceva con la Spagna 3-0, all'epoca eravamo tra le più forti ma non si vedeva, eravamo le uniche a non avere la tv di Stato dietro, gli unici Paesi che ci superavano erano quelli nordici e la Germania. Ora sono cresciuti tutti e noi siamo rimasti indietro. I nostri sono traguardi raggiunti senza la pianificazione, la Spagna è diventata numero 1 perché l'ha pianificato, lo stesso l'Inghilterra; hanno valorizzato il campionato interno e di conseguenza anche la Nazionale".
La ricetta per l'ex azzurra è quella di "rendere il progetto del calcio femminile autosostenibile, non cercando gli stessi canali del calcio maschile, ossia i diritti televisivi. Bisogna guardare cosa hanno fatto gli altri Paesi, come l'Inghilterra, che ha uno sponsor strutturato solo e unicamente per le donne. Bisognerebbe fare investimenti ad hoc con progetti di lunga durata. Se la tv di Stato prendesse i diritti televisivi 'gratuitamente' potrebbe essere un vantaggio per la televisione, con ascolti molto alti, e anche per il calcio femminile perché più lo fai vedere e più gli sponsor possono arrivare".
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