Pedullà: "La Juve sogna Brozovic, Frattesi obiettivo in un mercato che non fa sconti"

Pedullà: "La Juve sogna Brozovic, Frattesi obiettivo in un mercato che non fa sconti"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 00:50Altre notizie
di Massimo Reina
Frattesi piace, ma costa. Brozovic affascina, ma va convinto. E nel mezzo c’è una Juventus che non può permettersi errori, né romantici né contabili.

C’è un momento, nel mercato, in cui le voci smettono di essere rumore e diventano paesaggio. Non urlano, non promettono, ma restano lì, come una collina che sai dovrai prima o poi attraversare. Il centrocampo della Juventus è quella collina.

Alfredo Pedullà, che il mercato lo racconta senza infiocchettarlo, lo ha detto chiaramente: la Juventus è in una situazione molto definita. Tradotto dal linguaggio dei corridoi a quello della realtà: non si svende, non si scambia per sport, non si rafforza una rivale diretta mentre la classifica balla punto a punto come un equilibrio da funamboli stanchi. E allora Frattesi sì, Frattesi no.

"Il ragazzo piace alla Juve, questo è noto. Piace a Spalletti, piace per energia, inserimenti, gamba e sangue azzurro. Ma l’Inter non tratta al ribasso e soprattutto non ha alcuna voglia di aiutare una concorrente". Scambi? Secondo Pedullà, poco credibili. Koopmeiners come moneta? Suggestione più da chiacchiera che da scrivania. Perché certe operazioni, quando le fai, te le ritrovi contro a maggio. E poi sono dolori.

Nel frattempo, però, la Juventus guarda altrove. E qui entra in scena Marcelo Brozovic, nome che non ha bisogno di presentazioni né di nostalgia. Trentatré anni, sì. Arabia Saudita alle spalle, sì. Ma anche una memoria tattica che non si cancella con il deserto. Brozovic è un’idea spallettiana prima ancora che juventina. È un regista che conosce i tempi, che sa stare sotto pressione, che parla il linguaggio delle distanze e non quello delle corse a vuoto.

Il contratto con l’Al-Nassr scade nel 2026, ma quando un giocatore inizia a pensare al ritorno in Europa, il calendario smette di essere rigido. La Juve ha sondato, ascoltato, annusato l’aria. Non è un’operazione semplice, soprattutto per l’ingaggio, ma è una pista reale, perché Spalletti sa cosa può dargli Brozovic: ordine, personalità, silenzio operativo. Tutte cose che oggi, a Torino, servono come l’acqua.

Pedullà però mette un punto fermo: nessun pilastro parte senza offerte fuori scala. E vale per tutti, compreso Gatti, cercato dal Milan. Perché questa Juve non può permettersi rimpianti. Non può permettersi di perdere pezzi per rincorrere sogni che poi diventano titoli malinconici a stagione finita. Il mercato di gennaio, si sa, non è il tempo delle rivoluzioni ma delle scelte giuste. E la Juventus cammina su un filo sottile: da una parte la necessità di alzare il livello tecnico, dall’altra l’obbligo di non sbagliare direzione, in attesa di un mercato estivo dove resiste il sogno Sandro Tonali.