A Verona servirà ritrovare cattiveria, forza mentale e compattezza

A Verona servirà ritrovare cattiveria, forza mentale e compattezzaTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 16 febbraio 2024, 07:28Editoriale
di Franco Leonetti
La Juve si trova davanti ad una tappa fondamentale della stagione, al Bentegodi i bianconeri devono ritrovare gli stimoli giusti per tornare alla vittoria

Contro l’Udinese è giunta una sconfitta tanto inaspettata quanto demoralizzante e snervante. Una Juve che ha fatto trapelare tutte le carenze e le mancanze che sono insite in questa squadra, mostrando il fianco scoperto: l’atavica imprecisione nei passaggi, le problematiche tecniche, la consueta, indisponente, lentezza nella manovra, lo sviluppo del gioco senza una palla pulita e cristallina negli attacchi portati agli avversari. Nel secondo tempo la situazione si è aggravata, al cospetto di giocatori afflitti da zero fantasia ed efficacia, incapaci di rinvenire un pertugio, una scintilla, che fornisse spunti, idee, lucidità di pensiero e possibilità di saltare il diretto avversario per aggirare il blocco difensivo marmoreo. Anche i cambi di Allegri non hanno giovato, la situazione non è migliorata e l’ingarbugliamento è divenuto totale: è mancato anche il coraggio del Mister nello sperimentare cose nuove, se vogliamo anche disperate, per tentare di invertire una rotta già scritta.

Vero che Alcaraz è appena arrivato a Torino, e dalle parole dello stesso allenatore non è ancora prontissimo, ma in una situazione buia, oscura e senza via d’uscita come quella vista lunedì allo Stadium, provare la carta dell’argentino avrebbe potuto fornire freschezza, soluzioni dalla distanza e un po’ di sana incoscienza. Sia chiaro, guai ad eleggere Alcaraz come salvatore della patria, visto che il ragazzo è ancora totalmente da scoprire, ma in una situazione da vicolo cieco come quella di lunedì sera, un tentativo si poteva fare.

In verità, oltre a quanto detto, la cosa peggiore nella Juve dell’ultimo turno di campionato è ciò che non abbiamo visto. Madama, fino al match con l’Empoli, aveva reso inossidabili alcune certezze smarrite nelle ultime uscite: la forza mentale del gruppo, la capacità dei singoli giocatori di aiutarsi reciprocamente, e la tanto rinomata compattezza, diventata l’arma forte da esibire contro chi stava di fronte. Al di là delle mancanze in rosa e del tasso tecnico non elevatissimo, questa squadra ha sempre saputo fare quadrato, rendendo l’aspetto emotivo e collaborativo una caratteristica basilare e incrollabile.

A Verona, tappa fondamentale per il campionato, la Juventus deve ripartire da queste peculiarità perdute, sul gruppo bisogna lavorare a livello psicologico, sia per infondere la fiducia smarrita nelle ultime esibizioni, sia per stimolare e ravvivare quel sacro fuoco di rivalsa, di cattiveria agonistica, che sono prodromi basilari per azzannare l’avversario, come abbiamo osservato in tante occasioni. Quella proverbiale voglia di non mollare mai che ha regalato alla Vecchia Signora tantissimi punti in zona Cesarini, proprio come accadde all’andata con gli scaligeri, con il gol di Cambiaso al 96’, dopo l’ingiusto annullamento della rete di Kean da parte del Var. In questo preciso frangente della stagione tutto diventa decisivo, anche i minimi dettagli, continuare a sbagliare approccio e conduzione gara a livello psicologico, potrebbero rivelarsi fattori davvero letali, con il rischio di buttare alle ortiche quanto fatto di buono prima dell’espulsione di Milik.

Si può e si deve avere timore del momento negativo ma una squadra di personalità e carattere deve saper reagire immediatamente alle avversità, fornendo delle risposte reali e concrete. Solo le vittorie instillano nuova fiducia e sanno galvanizzare lo spirito di gruppo, a maggior ragione dopo una sconfitta vergognosa come quella contro i friulani. La Juve deve ritrovare la benzina mentale per opporsi in maniera immediata, ribellandosi al trend negativo inanellato nelle ultime tre partite, ben sapendo che il campo del Bentegodi è ostico per sua stessa natura; proprio questo ci raccontano le statistiche e la storia della sfida. La Juventus sabato non può fallire e dovrà farsi trovare pronta all’appuntamento, ritrovando le qualità morali mancanti per colmare certe lacune che ormai si conoscono. Tutto parte dalla testa, dalla concentrazione, dalla voglia e dalla capacità di sacrificarsi per ottenere i tre punti, e i bianconeri a Verona, proprio non possono più sbagliare, perché i rischi di un tracollo diventerebbero reali. Niente alibi, zero scuse, nel momento più delicato e difficile della stagione, il gruppo squadra e l’allenatore devono pescare gli stimoli giusti per mettere cattiveria agonistica sul terreno di gioco, la vera, grande, assente ingiustificata negli ultimi 270 minuti di campionato. Riprendere il cammino, bruscamente interrotto, è il mantra da mandare a memoria per la sfida contro il Verona, in quello che rischia di diventare il vero snodo di questa stagione. Testa fredda, ambizione, attributi e voglia di vincere, i tifosi si attendono solo questo dal prossimo impegno in terra veneta.