i casi o i casini del calendario

Sta finendo il mercato e alla Juve tutto tace. Molto probabilmente la squadra sarà questa. È in grado di combattere per lo scudetto? Certamente sì. È favorita per vincerlo? Sicuramente no perché in ricostruzione bilancista e in assestamento dirigenziale. L’allenatore è lo stesso e i giocatori praticamente pure. Basterà per vincere? Le domande iniziano ad essere troppe e allora cominciamo a fare pulizia dalle convinzioni del sistema calcio che indicano la Juventus favorita dal non giocare le coppe.
Sicuramente la squadra potrà, finalmente, allenarsi in settimana e provare nuove strategie tecnico-tattiche. Ma una squadra come quella bianconera abituata a giocare sempre, dopo l’inizio inebriante della novità, corre il rischio che il lavoro continuo alla Continassa porti alla noia ripetitiva più che all’entusiasmo continuativo. Giocare aiuta a giocare e soprattutto a cancellare immediatamente un eventuale risultato negativo. Se perdi una partita e hai davanti tutta la settimana di polemiche rischi di viverla male.
Poi c’è il calendario: quello dell’amico statistico di Mastro Sarri.
Il vantaggio di non giocare in Europa diventa tale se la giornata successiva alle coppe, quella in cui le altre devono smaltire i viaggi e i mancati allenamenti perché devono recuperare, la Juventus si scontra contro una delle partecipanti italiane a Champions, Europa League, Conferenze. Ebbene, delle sei giornate del girone di qualificazione non accade mai. Inoltre, il Napol,i delle 6 partite di campionato post coppa ne gioca cinque in casa e una trasferta a Bologna. La Lazio le gioca tutte e sei in casa. Un caso, anomalia o il calendario costruito appositamente?
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Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178